Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Bimba colta da malore, agente la salva

Venezia, turista di 10 anni si accascia in vaporetto. Rianimata da un poliziotto

- Eleonora Biral

VENEZIA Era salito sul vaporetto alle sei del mattino, per raggiunger­e la questura. All’improvviso ha sentito delle grida provenient­i dal lato di poppa del battello. Si è aperto un varco nel capannello di persone attorno a una bambina di dieci anni, stesa a terra e priva di sensi. Pronto, l’agente delle volanti ha fatto allontanar­e tutti e ha praticato alla bambina, turista irlandese con residenza polacca, a Venezia coi genitori, il massaggio cardiaco, fino all’arrivo del Suem.

VENEZIA Sono le sei del mattino. È pronto per andare al lavoro, sta per cominciare il suo turno. Esce di casa e sale a bordo del vaporetto per raggiunger­e la questura. A quell’ora c’è ancora poca gente. All’improvviso sente delle grida provenire dal lato di poppa del battello, che fanno pensare a una richiesta di aiuto. Decide di avvicinars­i e si imbatte in una coppia: un uomo e una donna, marito e moglie, che guardano verso il basso. Intorno ci sono altre persone, fa ancora qualche passo e nota che distesa a terra c’è una bambina che si è sentita male. Sta per perdere i sensi e, pochi istanti dopo, smette di respirare. Lui, un agente della squadra volanti della questura di Venezia, non ci pensa due volte. La raggiunge e fa allontanar­e tutti, poi comincia a praticarle il massaggio cardiaco. Grazie al suo intervento la bimba, che ha dieci anni, riprende conoscenza e poco dopo viene trasportat­a all’ospedale, dove si trova tutt’ora ricoverata. Sta meglio, è fuori pericolo anche grazie all’intervento del poliziotto, che è anche un volontario della Croce Rossa. La sua profession­alità e il coraggio che ha dimostrato, gestendo una situazione così delicata, hanno colpito tutti gli altri passeggeri che hanno assistito alle operazioni di soccorso.

La vicenda risale a ieri mattina: l’agente è a bordo di un vaporetto della linea 1. La bimba, di origini irlandesi e residente in Polonia, si trova a Venezia per trascorrer­e qualche giorno di vacanza in compagnia dei suoi genitori. All’altezza di San Marcuola comincia a sentirsi male, ha difficoltà a respirare, ha un malore che potrebbe essere collegato a una patologia di cui soffre. Il malessere la fa crollare a terra di fronte a mamma e papà, che sono disperati. Non parlano italiano, è difficile dialogare con gli altri passeggeri e farsi capire. Proprio quando la situazione sta precipitan­do si avvicina il poliziotto che, dopo aver chiamato il 118, comincia a rianimare la piccola. Lei, nel frattempo, perde conoscenza e smette di respirare. Serve intervenir­e subito, ogni secondo che passa è prezioso. L’agente le pratica il massaggio cardiaco e la respirazio­ne bocca a bocca. Nel frattempo, il conducente del vaporetto ormeggia in Riva di Biasio, sospendend­o momentanea­mente la corsa perché il movimento del mezzo rende più difficile soccorrere la bimba. Quest’ultima, dopo diversi tentativi, un quarto d’ora più tardi comincia a riprenders­i e poco dopo arriva un’idroambula­nza che la accompagna all’ospedale Civile di Venezia. Con il passare delle ore le sue condizioni sono migliorate e adesso è stabile. Presto potrà tornare a casa.

Corsa interrotta Il capitano si ferma al pontile: il movimento disturbava l’intervento di soccorso

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 ??  ?? Servizio sospeso In attesa che arrivasse l’ambulanza il vapretto è stato fermato e attraccato in riva de Biasio, facendo scendere tutti
Servizio sospeso In attesa che arrivasse l’ambulanza il vapretto è stato fermato e attraccato in riva de Biasio, facendo scendere tutti

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