Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Venezia, il riposo e le conferme
Lagunari fermi nel turno infrasettimanale, Tacopina sottolinea la piena fiducia a Vecchi: «Resta anche se dovesse perderle tutte». Poggi tra Cina e Thailandia
VENEZIA Il turno di riposo, il giorno libero e il ritorno in campo saltando l’infrasettimanale, spesso e volentieri un terno al lotto di cui gli allenatori farebbero in certi momenti a meno più che volentieri. Il Venezia tornerà ad allenarsi solo oggi, quando inizierà a preparare la partita col Livorno cercando di scrollarsi di dosso le scorie di un inizio di stagione molto difficile. Quattro partite, una vittoria alla prima con il Benevento e tre sconfitte, arrivate in modo rocambolesco. L’ambiente è deluso ma la società tira dritta per la sua strada.
Va precisato innanzitutto, nonostante sui social abbondino i messaggi che chiedono la testa dell’allenatore Stefano Vecchi, come la scelta di Joe Tacopina e di Valentino Angeloni sia assolutamente confermata. Non ci sono scadenze temporali e neppure minacce di esoneri ventilate dietro le quinte. Anzi, parlando con i suoi collaboratori il presidente ha specificato assai chiaramente che «Vecchi è e resta il nostro allenatore». Tacopina ha pure aggiunto «anche se dovesse perdere tutte le partite». Detto che nel calcio le situazioni cambiano a velocità siderale, il chiarimento sulla posizione dell’allenatore è doveroso, proprio per spazzare via eventuali mal di pancia (che non ci sono). Insomma, avanti tutta con Stefano
Vecchi, nella convinzione che il gruppo sia dalla sua parte e che lo aiuterà a uscire dalle secche, già sabato alle 18 al Penzo contro il Livorno. Note positive ce ne sono, nonostante i risultati dicano il contrario. Di certo la difesa non sta attraversando un momento positivo (cinque reti subite nelle ultime due partite), ma le colpe di Luca Lezzerini sembrano assai limitate. Sia contro il Benevento al Penzo che sabato al via Del Mare, l’ex portiere dell’Avellino non è sembrato responsabile in
nessuno dei gol al passivo. «Ma io voglio fare sicuramente ancora meglio — taglia corto il diretto interessato — sappiamo tutti che stiamo attraversando un momento di difficoltà, ma e sappiamo anche che a Lecce abbiamo perso una partita che non dovevamo perdere. Anche perché non lo meritavamo. Purtroppo in Serie B le disattenzioni si pagano a carissimo prezzo. Il presidente ci è stato vicino tutta la trasferta, ci ha rincuorato e ci ha invitati a non mollare. Non possiamo deluderlo e la sua presenza ci ha fatto veramente piacere».
L’altra nota lieta è Francesco Di Mariano, a segno anche sabato e uno dei migliori in questo inizio di stagione. «Stiamo passando un momento tutt’altro che buono — spiega l’ex attaccante della Roma — ma a Lecce abbiamo disputato una buona partita e il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. Bisogna anche vedere le cose positive, non è tutto da buttare». Paolo Poggi, responsabile dei progetti internazionali del Venezia, intanto, è pronto a partire per una doppia missione. La prima in Cina fra Shanghai e Suzhou, la seconda in Thailandia, una new entry assoluta. «Abbiamo intavolato un rapporto con due società di quel paese — spiega Poggi — e stiamo preparando la missione in Estremo Oriente. Per la prima, prevista in Cina per i primi di ottobre, dovrebbe esserci anche il direttore generale Dante Scibilia, nella seconda per ora dovrei andare solo io, ma stiamo ancora definendone i contorni. In ogni caso in questo paese si tratterà della nostra prima volta». Il segnale tangibile che il progetto Tacopina non si ferma e di come ci sia la piena volontà di spingerlo ancora più in alto. Il presidente, del resto, non è uno che molla.