Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il giallo della bidella trovata morta in una pozza di sangue

La scuola ha lanciato l’allarme non vedendola arrivare

- Andrea Pistore Roberta Polese

CAMPODARSE­GO (PADOVA) La morte di Donatella Campagnaro, bidella di 53 anni, è un giallo. A lungo si è fatta l’ipotesi di un delitto al culmine di una rapina in casa finita male ma in serata il medico legale ha parlato di incidente. E ha ricostruit­o la strana dinamica. L’allarme era stato dato dalla scuola.

Il silenzio Per ore si è parlato di rapina finita male

Pomeriggio di tensione Carabinier­i e magistrato di turno a lungo nella casa per capire la dinamica. Fino all’ipotesi del medico legale: «Uccisa da un malore»

CAMPODARSE­GO (PADOVA) In un primo momento era sembrato un efferato omicidio dopo una rapina, poi in serata il giallo dell’Alta Padovana è stato risolto.

Una bidella di 53 anni è stata trovata senza vita ieri verso le 13.30 nella sua abitazione di Campodarse­go, un paese a una decina di chilometri dal capoluogo euganeo. Inquietant­e la scena che si sono trovati davanti i carabinier­i intervenut­i per primi: macchie di sangue sul pavimento e la donna riversa a terra con la faccia in giù nel soggiorno nella villetta a tre piani dove viveva da sola. Alla fine solo il medico legale ha sciolto ogni dubbio: Donatella Campagnaro, bidella in servizio alle elementari di Fiumicello, sarebbe morta per un malore. La donna, molto conosciuta in paese, non si è presentata al lavoro ieri mattina e già questo, per una metodica come lei, era apparso strano ai colleghi e al preside dell’istituto. Alla chiusura della scuola il dirigente scolastico Claudio Segato si è recato di persona nella villetta insieme ai militari: nessuno ha risposto al citofono, le serrande delle finestre erano ancora abbassate ed è scattato l’allarme. Sul posto sono intervenut­i anche gli uomini del nucleo investigat­ivo, oltre al Ris che ha messo sotto sequestro l’intera area, passando al setaccio ogni stanza.

Solo verso le 20 dopo un’accurata ispezione il medico ha stabilito che il decesso è avvenuto per emorragia provocata da una ferita frutto di caduta accidental­e. Secondo la ricostruzi­one Donatella Campagnaro avrebbe avuto un malore, sarebbe caduta sbattendo la testa e provocando­si un taglio alla nuca. La donna si sarebbe rialzata, avrebbe tentato di medicarsi, pulendo anche il sangue, si sarebbe seduta su una sedia, scivolando esanime a terra poco dopo. Il campanello d’allarme intanto a scuola era già suonato. «Non era da lei non avvisare, a metà mattina eravamo già tutti preoccupat­i, quel silenzio strideva con la sua puntualità e la sua precisione – spiega Claudio Segato, preside dell’istituto comprensiv­o di cui fa parte la scuola elementare di Fiumicello dove la 53enne lavorava – una delle segretarie l’ha chiamata a casa e al cellulare senza ottenere risposta, allora è andata nella sua abitazione, ma anche lì regnava il silenzio. A quel punto ci siamo allarmati e abbiamo cominciato a chiamare gli ospedali e i carabinier­i».

La preoccupaz­ione che a Donatella fosse successo qualcosa di grave ha portato il preside e la segretaria fino a casa della donna in via Caltana 61 verso l’una del pomeriggio. Poco dopo il loro arrivo sono giunti anche i carabinier­i. La villetta, bassa con ampie finestre che danno su un vasto giardino ben curato, era immersa nel silenzio. L’unica cosa che si muoveva era il tagliaerba elettrico che si spostava da una parte all’altra del prato. «Uno dei carabinier­i ha saltato il cancello e si è avvicinato alla finestra – continua il preside – credo l’abbia vista riversa lì, perché ci ha mandati via subito e ha chiamato i colleghi.

Pochi minuti dopo è arrivato il furgoncino della scientific­a, altri carabinier­i con la tuta bianca si sono mesi a fare i rilievi e ho capito che era morta», dice Segato con la voce rotta dalla commozione. «Donatella era una donna riservata ma sempre disponibil­e, i bambini la adoravano, dava una mano in tutto quello che c’era da fare a scuola – spiega – è una grave perdita per noi, spero si chiarisca il prima possibile quello che è accaduto, le insegnanti e le mamme, quando si è diffusa la notizia, erano sconvolte». Donatella faceva la bidella da anni, era stata dipendente comunale e poi era passata alle scuole. Aveva due sorelle, Cinzia e Nicoletta, e le vicine la ricordano come riservata, amante delle piante e del giardino.

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I rilievi A destra e in basso il personale scientific­o dei carabinier­i e i militari all’esterno dell’abitazione a Campodarse­go di Donatella Campagnaro. (Foto Bergamasch­i)
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Deceduta Donatella Campagnaro

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