Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Crociere, tolleranza zero per i No Nav
Vertice in Prefettura sulla manifestazione di domenica. Polemica comitati-M5s
VENEZIA Il Comitato per l’ordine e la sicurezza ha deciso: sì al diritto di manifestare, ma no ad azioni che blocchino le navi. E’ questa la linea stabilita ieri in Prefettura in vista della protesta di domenica contro le grandi navi a Venezia. Intanto si accende la polemica tra i comitati e il Movimento 5 Stelle al governo. «Continua il loro silenzio, non ci rispondono», dicono gli ambientalisti. «Stiamo lavorando, siamo gli unici ad aver detto no alle navi in laguna», la replica.
VENEZIA «Giochi d’acqua contro le grandi navi e le grandi opere», sarà lo slogan. Ma il Cosp (comitato per l’ordine e la sicurezza) di ieri ha deciso: la protesta dei No Nav è legittima, ma se ci saranno arrembaggi in acqua, come in passato, le denunce e l’intervento delle forze dell’ordine sono assicurati. Il Comitato No grandi navi ha lanciato una due giorni di mobilitazione tra movimenti ambientalisti: l’appuntamento è sabato alle 15 ai Magazzini del Sale per un’assemblea tra gruppi e comitati mentre l’indomani, alle 16, ci sarà la protesta vera e propria, con ritrovo alle Zattere. Obiettivo: sollecitare il governo a prendere una decisione sulle crociere che transitano in bacino di San Marco e canale della Giudecca.
«Siamo in una fase politica nazionale contraddittoria, in cui il governo si sta dimostrando in perfetta continuità con i precedenti - dice il Comitato - Il M5s continua a fare passi indietro rispetto alle promesse elettorali sulle tematiche ambientali». Per i No Nav Roma mantiene gli investimenti sulle grandi opere, invece di dirottarli a voci di spesa come istruzione, ricerca, welfare. Per questo torna la protesta, che ormai da anni è un classico di fine settembre. il decreto Clini Passera ha sancito l’estromissione delle grandi navi dal centro storico nel 2012, ma non è cambiato nulla.
Il Comitato per l’ordine e la pubblica sicurezza, riunitosi ieri proprio per confrontarsi sulla due giorni, non porrà limiti alla manifestazione di domenica. «Il diritto di manifestare è sacrosanto», fa sapere la Prefettura. Di solito i No Nav organizzano però barche per tentare di fermare o ritardare il passaggio di navi o, come è accaduto nel settembre del 2013, si tuffano. «In questo caso ci sarà l’intervento delle forze dell’ordine e scatteranno le denunce a danno dei manifestanti», ha deciso ieri il Cosp. Il Comitatone del 7 novembre scorso aveva deciso una soluzione: le navi più grandi a Marghera, quelle medie alla Marittima attraverso il canale Vittorio Emanuele, bypassando dunque San Marco. Con il cambio di governo, la situazione è in stallo e molti ambientalisti ora attaccano il Movimento cinque stelle, da cui si aspettavano il «no» alle crociere in laguna. «Continua il silenzio da parte dei nuovi ministri e degli eletti del M5s - denuncia Luciano Mazzolin (Ambiente Venezia) - Il 25 giugno il Comitato No Navi ha inviato una lettera al Presidente del consiglio e ai ministri competenti, il 27 luglio, invece, ha scritto ai componenti delle commissioni Ambiente e Trasporti di Camera e Senato e di nuovo al governo: nessuna risposta è mai arrivata». Ci sono poi i silenzi e i «tentennamenti» del ministro Danilo Toninelli (Infrastrutture). «Cosa succede all’interno del M5s sulle grandi navi?», chiede Mazzolin.
«Stare in silenzio non vuol dire non lavorare - replica a stretto giro di posto Arianna Spessotto, deputata pentastellata - Siamo persone prudenti, non si può decidere tutto dall’oggi al domani. Noi comunque ci siamo sempre esposti per il no alle navi in laguna, a differenza di altri». Spessotto poi attacca il sindaco Luigi Brugnaro per il suo video-appello a Toninelli e l’accusa di essere stato a Venezia senza avvisarlo e vederlo: «Non mi pare fossero così intransigenti con chi c’era prima, ogni pretesto è buono per fare polemica». (g. b. – a. zo.)