Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Novellino: «Fiducia a Vecchi? È un bene, Venezia da playoff»

L’ex tecnico «fa le carte» ai lagunari dopo un avvio non certo positivo

- Dimitri Canello

VENEZIA La battuta più gettonata sui social è la seguente: «Pensate cosa sarebbe successo se Maurizio Zamparini fosse stato ancora presidente...». Ma Joe Tacopina è lontano anni luce dal modello di calcio seguito dall’ex patron del Venezia, da anni ormai a Palermo. E, in pieno accordo con il Ceo Andrea Rogg e il ds Valentino Angeloni, ha concesso fiducia a oltranza a Stefano Vecchi, difeso a spada tratta da tutta la dirigenza arancioner­overde anche dopo le tre sconfitte consecutiv­e incassate con Padova, Benevento e Lecce. E pure dai giocatori e da chi, come Walter Alfredo Novellino, osserva dall’esterno questo inizio di campionato difficile e approva la decisioni della società.

Novellino, con Zamparini non sarebbe stato la stessa cosa, probabilme­nte...

«Diciamo pure sicurament­e. Ho letto nei giorni scorsi un articolo che citava le “imprese” di Zamparini nella stagione 2015-2016 a Palermo, in cui io stesso fui chiamato ed esonerato subito dopo. Tre sconfitte, a volte, per lui erano troppe, ha esonerato colleghi anche dopo due ko o una sola partita».

Tacopina e Angeloni hanno confermato fiducia a Vecchi dopo un inizio difficile. Cosa

ne pensa?

«Che hanno fatto benissimo. Questo è il modo giusto di lavorare, se si crede in un allenatore lo si difende anche nel momento di difficoltà. Angeloni è stato un mio giocatore, lo stimo ed è una persona seria. Anche Tacopina lo è, non avevo dubbi che avrebbero difeso Vecchi senza farsi condiziona­re».

Su Vecchi la società ha puntato molto. È l’allenatore giusto per il Venezia?

«È bravo, ha fatto meraviglie nella Primavera dell’Inter ed era giusto che avesse una chance importante a Venezia. Walter Novellino

È una piazza bellissima, ricordo l’accoglienz­a da brividi lo scorso anno. E di questo ringrazio anche Tacopina, un autentico signore».

Secondo lei il Venezia a cosa può ambire?

«Lo scorso anno è arrivato in semifinale playoff compiendo un’impresa. Credo che possa ripetersi anche dopo questo inizio difficile, ha eccellenti giocatori che ho avuto anche io come Domizzi e Andelkovic. Di sicuro non è da retrocessi­one».

Venezia-Avellino e l’accoglienz­a dei tifosi arancioner­overde: brividi veri...

«Verissimo. Per me fu un’emozione incredibil­e, era una settimana particolar­e, avevo litigato col presidente Taccone e quella partita portò sensazioni forti».

Le sue favorite per la promozione in serie A?

«Benevento e Verona sono fortissime e secondo me non falliranno. Per ora le delusioni a mio avviso sono Perugia e Venezia, ma è presto per fare bilanci. Ma poi, scusate, come si fa giocare senza sapere se il format verrà confermato o meno a fine settembre? Siamo seri, su...».

Padova e Cittadella dove possono arrivare?

«Il Cittadella mi piace, gioca bene e non avrebbe meritato di perdere col Benevento. Il Padova deve salvarsi, Bisoli si è meritato la promozione dello scorso anno, a Perugia non lo avevano accolto bene e si è preso una rivincita».

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Venezia Gli arancioner­overdi tornano in campo nel weekend dopo la sosta
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Il grande ex

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