Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Boom di plateatici ora agli Ormesini arrivano i limiti
VENEZIA Stop a nuovi plateatici agli Ormesini e in fondamenta di Cannaregio, la giunta ha approvato i pianini delle due aree, sovraffollate di bar e ristoranti. D’ora in poi, nessun esercente potrà far richiesta di disporre sedie e tavolini, al di fuori da quelli che appunto esistono. Qualcuno, sicuramente, penserà che ormai è tardi, che le fondamenta sono già sature proprio perché negli ultimi anni lungo le rive sono stati concessi plateatici ad ogni nuovo locale aperto. E in quella zona ne sono arrivati molti, tra le proteste dei resirantanove denti che hanno perso negozi di vicinato e si sono conquistati una movida che non desideravano. Solo nell’ultimo anno sono stati 9 i nuovi locali e il decimo si è aggiunto un questi giorni. Finora, le fondamenta di Ormesini e Cannaregio non rientravano nella «pianificazione di zona», prevista dal Codice dei beni culturali e del paesaggio e, dunque, chiunque poteva richiedere un plateatico, in rispetto delle regole comunali sull’occupazione di suolo pubblico. Con il sì di mercoledì di sindaco e assessori la situazione, cambia e viene congelato lo stato attuale delle rive, in effetti affollate di sedie e tavolini. «Si sta lavorando senza sosta per cercare di rendere la città sempre più ordinata - commenta il fucsia Paolo Pellegrini, presidente della commissione Commercio Solo con lo sforzo di tutti, categoria, Comune e Soprintendenza, riusciremo a dare risposte concrete alle necessità di Venezia». Tre giorni fa sono stati approvati, in accordo con Palazzo Ducale e Regione, tredici pianini che, con le precedenti delibere, portano a quale aree riorganizzate. Nel dettaglio sono stati sistemati i plateatici di fondamenta di Cannaregio, fondamenta di San Giobbe, via Garibaldi, calle dei Botteri, campiello dei Meloni, campo San Cassian, campo Santa Maria Nova, Zattere e via Galuppi a Burano. Si tratta di pianini semplici, a detta dei tecnici comunali, non sarebbero state cioè introdotte disposizioni diverse di tavoli e sedie come avvenuto in Strada Nova o campo Santi Giovanni e Paolo. «Questo è il penultimo stralcio di pianificazione - spiega l’assessore al Patrimonio Renato Boraso con il nostro intervento cerchiamo di tenere insieme le esigenze delle attività economiche e della tutela dei beni monumentali, agevolando la viabilità pedonale con una migliore disposizione di sedie e tavoli». I 13 pianini dovranno essere approvati dal consiglio comunale. (g. b.)