Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Muore a 25 anni per una sbronza commilitoni sotto inchiesta
VICENZA Quando il medico e gli infermieri sono entrati nella sua stanza, all’interno del complesso della base Nato, l’hanno trovato già morto. L’autopsia, richiesta dal magistrato, chiarirà il perché. Secondo quanto è emerso dai primi accertamenti, potrebbe essere coma etilico o soffocamento da vomiti: quel che è certo è che c’entra l’alcol. Il giovane soldato americano (il nome non è stato diffuso perché non tutti i famigliari sono stati avvisati) avrebbe compiuto 25 anni giovedì ed è stato trovato morto la scorsa notte alla caserma Ederle dopo una serata di festeggiamenti a base di birre e drink. Tutti consumati all’interno del perimetro della base. E quando sono arrivati i soccorsi è stato troppo tardi. Non per la lentezza dell’ambulanza, ma perché i commilitoni potrebbero aver temporeggiato troppo prima di dare l’allarme. Questa è almeno la tesi della procura, che non esclude di formulare, come ipotesi di reato, l’omicidio colposo. Il motivo riguarda proprio la responsabilità delle persone con cui il militare ha trascorso la sera. Se fossero intervenuti prima, forse, si sarebbe potuto salvare. La serata di eccessi si è svolta in uno o più locali dell’«Arena», l’area della Ederle destinata allo svago. Da qui il 24enne, ubriaco da non potersi reggere in piedi, è stato accompagnato fino alla sua stanza. Come? A chiamare i soccorsi è stata una sola persona che avrebbe dichiarato di essere stato da solo mentre lo aiutava a rientrare nell’alloggio. Ma dato che il ragazzo è stato trovato sdraiato sul letto è verosimile che siano state più persone a trascinarlo. Non è escluso che il gruppetto che era con lui abbia utilizzato un veicolo a motore per gli spostamenti, dettaglio significativo perché proverebbe che il soldato non ha avuto le cure necessarie.