Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Zaia: «Grandi navi a Marghera» Asse con Brugnaro sul Comitatone
Il governatore: canale dei Petroli adeguato. Vanin (M5s): così Venezia affonda
VENEZIA La scorsa settimana, dopo il «duetto» dei ministri a 5 stelle Alberto Bonisoli e Danilo Toninelli, di fronte alle tante richieste di commentare si era negato. Ieri, a Mestre per la posa della prima pietra della concessionaria Carraro, il governatore Luca Zaia ha finalmente rotto il silenzio di una settimana, dicendo peraltro la cosa più scontata, cioè confermare la linea di quel Comitatone dello scorso 7 novembre a cui lui stesso aveva dato il voto favorevole per conto della Regione Veneto: «Le grandi navi come via d’acqua avranno il canale dei Petroli e da lì andranno a Marghera, punto», ha detto Zaia, anche se la linea del governo «giallo-verde» (più giallo su questo punto) pare ben diversa. Sulla stessa linea, ma questo già si sapeva, il sindaco Luigi Brugnaro. «Siamo tutti d’accordo per spostare le grandi navi dal centro storico, armatori inclusi, ma il tema è un altro - ha aggiunto - Prima ti chiedono di spostarle, poi strumentalizzano l’idea di non sistemare i canali per poterle spostare, così tengono in scacco la città. Io sono per rilanciare Porto Marghera, come dice il Comitatone».
Zaia però è andato oltre, attaccando la tesi del M5s, rilanciata anche da un documento degli esponenti locali del partito a tutti i livelli (Comune, Regione e Parlamento), che vorrebbe le crociere fuori dalla laguna, bocciando anche le ipotesi progettuali alla bocca di porto del Lido. «Fuori dal bacino di San Marco e fuori dal canale della Giudecca non vuol dire fuori dalla laguna», ha spiegato Zaia, aggiungendo che questo estrometterebbe la crocieristica da Venezia. «Se le crociere non possono neanche transitare dal canale dei Petroli su cui oggi transitano le petroliere, vuol dire che anche quelle dovrebbero andare fuori dal canale? - ha poi acceso lo scontro il governatore - E allora tutte le navi commerciali, le porta container? Vorrà dire che gireremo solo con la topa magari elettrica in laguna. Io sono per la difesa dell’ambiente ma questo non significa rinunciare alla crocieristica nel momento in cui garantiamo una viabilità alternativa». Brugnaro ha anche ironizzato sulla manifestazione di domenica scorsa, quando centinaia di No Nav hanno cercato di fermare il passaggio dei «giganti del mare». «La manifestazione è fallita, di barchini in acqua ce n’erano un centinaio al massimo e hanno fatto una sceneggiata - ha detto il sindaco - ho visto gente col dito medio alzato ai passeggeri delle navi da crociera. Devono vergognarsi». Brugnaro ha poi attaccato la «confusione» del M5s, che peraltro era finito anche nel mirino dei manifestanti, che hanno accusato il partito di Luigi Di Maio di non aveva ancora adottato fatti concreti sulla crocieristica.
A tutti risponde Orietta Vanin, senatrice pentastellata veneziana. «Se Zaia, Brugnaro e il presidente del Porto Pino Musolino vogliono le grandi navi a tutti i costi, lo dicano chiaro - spiega - ma così si rischia di far affondare la città sotto una marea umana e di acqua senza limiti». Vanin ne ha anche per gli ambientalisti. «Non hanno mai appoggiato il Movimento, ma i cittadini sapranno tirare le loro conclusioni vedendo che molti di loro appoggiano un progetto che tiene le crociere dentro la laguna», aggiunge riferendosi al piano Duferco per un terminal di scalo alla bocca di Lido, che molti No Nav sostengono dicendo che ormai quella non è più laguna dopo il Mose. «Il Comitatone non ha deciso nulla e se la decisione è quella di scavare il canale Vittorio Emanuele, che è interrato, ci prendiamo in giro - conclude Vanin - Le commissioni stanno lavorando, però la nostra linea è sempre la stessa: devono entrare solo navi compatibili».
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Il sindaco I No Nav? Il corteo è fallito, una sceneggiata. Devono vergognarsi