Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
I vandali al sindaco: «Abbiamo offeso la città»
Leoncino imbrattato in piazza San Marco, due dei ragazzi si scusano a Ca’ Farsetti
Brugnaro
Diventate testimonial positivi del rispetto che Venezia merita
VENEZIA Hanno voluto parlare con il sindaco e dirgli di persona che erano dispiaciuti e rammaricati per aver imbrattato uno dei leoncini di piazzetta San Marco. «Abbiamo capito di aver sbagliato», hanno detto seduti davanti a Luigi Brugnaro. Ieri mattina il sindaco ha incontrato a Ca’ Farsetti due dei quattro ragazzi che nella notte tra venerdì e sabato hanno sfregiato uno dei simboli di Venezia, dopo che nei giorni la giovane che aveva confessato il gesto, aveva scritto una lettera al primo cittadino. I due, un ragazzo e una ragazza, si sono scusati con il sindaco e con l’intera città «per il deprecabile gesto d’offesa arrecato a Venezia». Brugnaro ha accettato le scuse, ma questo non vuol dire che i quattro non dovranno «ripagare» quanto fatto, con lavori socialmente utili. I danneggiamenti a monumenti e opere d’arte sono infatti puniti con una denuncia penale, che prevede un’ammenda fino a mille euro e tra i sei mesi e i tre anni di carcere. In questo caso, si tratta di quattro universitari incensurati e il sindaco li ha sollecitati ad intraprendere un percorso che li porti a diventare «testimonial positivi del rispetto che Venezia merita, contribuendo così, anche, ad evitare pericolose emulazioni», avrebbe detto. È facile che per i quattro si aprano le porte dei lavori socialmente utili. L’incontro di ieri fa seguito alla lettera di scuse spedita dalla studentessa che, domenica pomeriggio, si è recata dai carabinieri per confessare il gesto compiuto sul leone e sul ponte dei Carmini. Nessuna scusa comunque da parte della giovane, che non ha partecipato materialmente all’imbrattamento: «Mi dispiace di non aver impedito agli altri ragazzi di sporcare il monumento», ha scritto rendendosi disponibile a incontrare Brugnaro. (g. b.)