Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Ex ospedale, Loco sgomberato. Salvini: finita la pacchia
MESTRE La loro occupazione è durata meno di ventiquattro ore, iniziata nel pomeriggio di mercoledì, si è conclusa durante la notte, anzi intorno alle 4 del mattino quando polizia e carabinieri sono arrivati a sbarrare gli ingressi del vecchio distretto sanitario, in via Antonio da Mestre, che era stato occupato da Lo.co., il collettivo già «sfrattato» dall’ex galleria di via Piave . «La pacchia è finita – ha twittato in serata il ministro dell’Interno Salvini - Dopo qualche ora di occupazione i centri sociali sono stati sgomberati da un edificio del Comune a Mestre. L’operazione è stata fatta dalla polizia di Stato e della polizia locale - grazie a tutti! - e l’immobile è stato murato, così da evitare altre presenze indesiderate». «All’interno non c’era nessuno, noi dovevamo lavorare o andare a scuola, ci hanno avvisato i vicini - spiega Nicolò di Lo.c.co. - Lo stabile è abbandonato per dieci anni, ma per sgomberare alcuni ragazzi che hanno passato una giornata a pulire, i tempi di reazione dell’amministrazione e della questura diventano rapidissimi, complice anche il decreto Salvini». Sul porfido della via pedonale i ragazzi hanno steso uno striscione di protesta e, simbolicamente, piazzato una manciata degli oltre trenta sacchi di immondizia rimossi mercoledì all’interno dell’ex palazzina dell’Usl di Venezia e Mestre.
Il collettivo non cancella gli appuntamenti dei prossimi giorni: oggi il corteo degli studenti passerà vicino alla palazzina, domani nel vicino giardino si terrà la mostra d’arte e domenica il pranzo sociale, quindi l’assemblea. Ieri qualche vicino è passato a sostenerli: «Questa è terra di nessuno – dice una signora – neanche il semaforo pedonale funziona più. D’altronde non c’è nulla per cui valga la pena attraversare la strada».