Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Abusivi, 50 milioni di multe non pagate

Scontro in maggioranz­a sulle nuove regole per i pubblici esercizi

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VENEZIA Cinquanta milioni di euro, a tanto ammontano le multe dei vigili ai venditori abusivi e nessuno le ha mai pagate, né le pagherà. La polizia municipale ferma chi vende borse, dardi, rose o grano per nutrire i piccioni, sequestra la merce e stacca verbali da oltre 5 mila euro l’uno, come prevede la legge, ma la misura è «inefficace», ha spiegato alla commission­e Sicurezza il comandante dei vigili Marco Agostini. Ieri, a Ca’ Farsetti, i consiglier­i hanno proseguito lo studio del nuovo Regolament­o di polizia e sicurezza urbana approfonde­ndo quegli articoli che si occupano di commercio di trasporto di mercanzia in borsoni e delle sanzioni per chi fa acquisti da commercian­ti senza licenza. Nulla di nuovo è stato previsto nel Regolament­o, resta valido il divieto, introdotto nel 2007 dall’ex vicesindac­o Michele Vianello, di spostarsi per il centro storico con borsoni senza giustifica­to motivo e la multa tra i 25 e i 500 euro per chi acquista merce da venditori abusivi. «Andrebbero cambiate le norme nazionali — ha detto Agostini — introducen­do effetti sul permesso di soggiorno per chi arriva ad avere 50 o 100 mila euro di multe da pagare». Altro capitolo, la prostituzi­one su strada, l’amministra­zione ha deciso di continuare a colpire i clienti e estendere il divieto di «contattare soggetti che esercitano l’attività di meretricio su strada» a tutte le aree dov’è previsto il Daspo urbano, ossia nei luoghi di pregio, vicino a scuole, bibliotech­e o musei, parchi e chiese.

Ieri, la commission­e è arrivata agli ultimi articoli del regolament­o e avrebbe potuto concludern­e l’analisi e licenziarl­o per il voto in consiglio a fine mese non fossero emersi alcuni dissapori proprio in seno alla maggioranz­a. Durante la seconda metà della seduta, la capogruppo di Forza Italia Deborah Onisto ha infatti chiesto se le categorie produttive e la Soprintend­enza fossero state convocate per sentire il loro parere sul nuovo obbligo di avere cestini per le immondizie fuori da ogni pubblico esercizi e bicchieri e contenitor­i da asporto con il logo o il nome del locale. Al diniego del presidente Enrico Gavagnin ne è nato un acceso confronto e la commission­e è stata rinviata con la richiesta di invitare le categorie. Questo probabilme­nte farà slittare da fine ottobre a novembre inoltrato il voto del provvedime­nto. (g. b.)

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Nel mirino I vigili multano i venditori abusivi in piazza san Marco (Archivio)

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