Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Carrefour pronta a lasciare Valecenter
Crisi degli iper, domani incontro con i sindacati: l’ipotesi Tosano e Primark
VENEZIA Il colosso francese Carrefour starebbe valutando la possibilità di ridimensionare lo storico punto vendita all’interno del centro commerciale Valecenter di Marcon, se non addirittura di chiuderlo. Domani l’azienda incontrerà i sindacati e si dovrebbe capire qualcosa di più. Le voci di corridoio dicono che ci sarebbero in corso delle trattative con due grandi gruppi: per l’alimentare il veronese Tosano, per l’abbigliamento la irlandese Primark.
MESTRE Dense nubi tornano a oscurare il futuro dell’iper Carrefour di Marcon. Lungo i corridoi del centro commerciale Valecenter si inseguono voci secondo cui i vertici nazionali della catena alimentare francese starebbero pensando a un ridimensionamento del punto vendita, se non addirittura alla sua chiusura. Martedì, nel corso del congresso Filcams Cgil, intervenendo dal palco la delegata Alberta Fuga ha annunciato che domani una rappresentanza sindacale incontrerà l’azienda per «discutere del futuro». Il domani al momento pare una vera incognita: «Di voci ne stiamo sentendo tante ma non c’è nulla di certo – spiega Fuga - Mancano le comunicazioni ufficiali, anche a causa di continui cambi nei ruoli di regia a livello nazionale».
Nel mirino vi sarebbero i punti vendita di grandi dimensioni «in cui la resa per superficie sarebbe troppo bassa» spiega la rappresentante dei lavoratori.
Nel marzo 2017 Carrefour aveva annunciato la necessità di ridurre di 50 unità il punto vendita di Marcon, che ne contava circa 190 e di 40 quello di Portogruaro dove invece lavoravano circa 180 dipendenti e dove, come spiega di nuovo Fuga «il 15 settembre si è deciso il ridimensionamento e sono iniziati i lavori di ristrutturazione». Lo scorso dicembre, intanto, la procedura di mobilità era stata fermata dando il via all’esodo su base volontaria con 28 mensilità assicurate oltre a un’indennità di disoccupazione. Tutto ciò dimostrerebbe ad ogni modo che le difficoltà per Carrefour al Valecenter sono reali e non recenti, una situazione che sarebbe stata aggravata daLl’apertura di Aldi, la multinazionale tedesca del food a basso prezzo concorrente di Lidl, a pochi passi dal centro commerciale.
Circolano varie ipotesi al momento: che l’azienda possa chiudere, come accaduto a Torino e Bergamo (solo per guardare al Nord Italia) e che il punto vendita possa essere ceduto a un altro marchio; che l’azienda resti ridimensionata, cedendo una parte della superficie attualmente occupata, circa un terzo; che l’azienda lasci ma affittando tutto lo spazio. La partenza di Carrefour dal centro commerciale veneziano sarebbe rallentata proprio dal fatto che l’azienda possiede il fondo, non è in locazione. Secondo le voci interne a Valecenter per una parte dell’iper sarebbero in corso trattative con un concorrente, sempre dei prodotti alimentari a buon mercato, ossia il gruppo Tosano, nato a Cerea nella bassa Veronese e con un ipermercato, nel veneziano, a Jesolo. Ma per l’altra parte circapire cola l’ipotesi di un grande marchio di abbigliamento e si fa il nome di Primark, azienda irlandese del fast fashion. In realtà qualche anno fa, si vociferava che il brand sarebbe arrivato a Venezia, in centro storico, all’ex Pilsen dove si è insediato il gruppo spagnolo Zara. Primark, invece, ha preferito Verona. Si tratta di se nella strategia del gruppo c’è un o sviluppo in Veneto o se il marchio è in realtà un altro.
La crisi delle grandi superfici di vendita è ormai un dato tangibile. Lo scorso marzo Mediaworld ha annunciato tagli in tutta Italia per rispondere a un buco di bilancio di 17 milioni di euro, notizia che ha fatto tremare i circa 70 dipendenti delle sedi di Mestre e Marcon, e determinata dalla pressante concorrenza dell’ecommerce. In quello stesso mese il Tribunale di Milano aveva dichiarato il fallimento del gruppo Dps, della catena Trony che gestisce 36 punti vendita e ha chiuso Mestre e Santa Maria di Sala. Ma le difficoltà riguardano anche il settore del food, tanto che a settembre Coop ha sostituito il bar della Nave de vero, con punti ristoro forniti di distributori automatici e ha chiuso i banchi di carne e pesce.