Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Orgoglio Reyer, bis in Europa
La squadra veneziana si aggiudica al secondo supplementare la gara con gli israeliani dell’Hapoel Holon Sugli spalti a fare il tifo anche Zenga e Tacopina. Gli orogranata sono a punteggio pieno nel girone di Champions
VENEZIA Una rincorsa lunga 50 minuti. Una battaglia di emozioni e di nervi. È una vittoria pesante, importante e di carattere quella conquistata dalla Reyer nella seconda giornata di Champions League al Taliercio. Sono serviti ben due supplementari per liberarsi di un Hapoel Holon che esce dal palazzetto a testa alta, nonostante i 35 punti di un super Wyatt, che fanno da contraltare alla splendida prestazione del duo Daye-Watt.
Sotto lo sguardo del neo allenatore del Venezia calcio, Walter Zenga, seduto sugli spalti assieme al presidente Joe Tacopina, la notte del Taliercio non inizia nel migliore dei modi: dopo appena un possesso infatti Venezia perde uno dei suoi uomini determinanti, Julyan Stone, colpito duro da un blocco avversario. Il giocatore è costretto ad accomodarsi in panchina. Un colpo per il gioco degli orogranata che dopo un avvio positivo con ottimi attacchi e altrettante difese da mostrare a tutti i settori giovanili italiani, si smarrisce. Merito anche del gioco «corri e tira» della banda israeliana che, presa confidenza con i canestri del Taliercio, inizia a sparare come nemmeno nei videogiochi. Jones, Wyatt e Pnini imperversano sul canestro avversario: saranno addirittura nove le triple infilate dagli israeliani nel canestro lagunare, mentre la Reyer deve sudare le fatidiche sette camicie per trovare il fondo della retina. L’Hapoel capisce che è il suo momento, schiaccia il piede sull’acceleratore e con il gioco in velocità evidenzia tutte le difficoltà difensive della squadra di De Raffaele: gli ospiti, con una colorata divisa che ricordava quella dei più famosi Los Angeles Lakers, volano sulle ali dell’entusiasmo e arrivano all’intervallo lungo con la tripla di Pnini a sigillare il 43-49.
Negli spogliatoi lo staff sanitario orogranata riesce a rimettere in piedi Julyan Stone e l’impatto dell’americano sulla gara sembra essere devastante: la difesa torna a far filtro e l’attacco e nuovamente fluido e arriva il 56-56. Venezia non riesce a dare continuità e l’Hapoel torna a correre ricacciando i lagunari sul 6269. La lunga rincorsa della Reyer inizia da lì e vede come protagonisti Daye e Watt: i due americani si caricano la truppa veneziana sulle spalle, fino al 79-79 griffato da Haynes. È l’inizio di una serie di occasioni sprecate da una e dall’altra parte: Watt fallisce il libero della vittoria e nell’ultimo possesso è Atkins a sbagliare. Si va ai supplementari, e qui Venezia recita la parte di Penelope: prima tesse a meraviglia la tela fino al 94-89, poi si fa colpire da Wyatt buttando al vento una vittoria già in mano. Così servono altri cinque minuti di pura sofferenza per decidere la sfida: l’Hapoel uno dopo l’altro perde gli elementi più decisivi e al termine di un’estenuante battaglia di nervi è Venezia a liberare il proprio urlo di vittoria.