Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Alto Adige escluso, rabbia sulle Olimpiadi: «Trattati senza serietà»
Kompatscher: rapporti interrotti. Roda (Fisi): vittoria sicura per l’Italia
Il governatore, Luca Zaia, aveva ribadito, dopo la riunione con il Coni scorso, il pieno coinvolgimento del Trentino Alto Adige nei Giochi di Milano-Cortina. In verità, all’Alto Adige andava un’unica gara: il biathlon. Ora anche quella pare destinata in Valtellina: gioco di equilibri tra Veneto e Lombardia. Arno Kompatscher , presidente della Provincia autonoma sbotta: «Esclusi in modo poco serio».
VENEZIA Piccolo inciampo diplomatico nella lunga marcia di avvicinamento di MilanoCortina ai Giochi invernali del 2026. All’uscita dalla riunione con i vertici del Coni, mercoledì, il governatore Luca Zaia aveva ribadito il coinvolgimento del Trentino Alto Adige nel progetto e assicurato che i vicini avranno «gare importanti». In realtà, fonti vicine al dossier avevano precisato che mentre Trento è della partita, con il pattinaggio di velocità a Baselga di Pinè ed il salto, la combinata nordica e lo sci di fondo in Val di Fiemme, Bolzano pare invece ogni giorno più lontana, tanto che l’unica gara che inizialmente le era stata assegnata, il biathlon, potrebbe traslocare in Valtellina, nell’ottica di un riequilibrio delle medaglie tra il Veneto e la Lombardia. Una ricostruzione che trova conferma, oggi, nelle parole del presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, che parla di rapporti tesi con i partner, quando non sostanzialmente interrotti: «Noi con loro siamo stati chiari, abbiamo mandato per iscritto la nostra disponibilità a dare lo stadio di Anterselva, ma a un certo punto non ci hanno più risposto. Se loro hanno scelto di comportarsi così ne prendo atto, per me a questo punto possono anche escluderci».
Kompatscher, glaciale nei toni, è tagliente nella sostanza. Lombardia e Veneto, dice, «finora hanno proceduto in maniera poco seria nei nostri confronti. Io ho messo a disposizione fin da subito il nostro stadio del biathlon, che è uno degli impianti più belli del mondo. Lì ospiteremo i Mondiali del 2020 e ogni anno siamo tappa delle gare di Coppa del Mondo. Abbiamo perciò un’immagine da difendere». Il sindaco di Anterselva Thomas Schuster invece è più preoccupato: «Con le Olimpiadi in Italia ma noi esclusi avremmo un danno non da poco, perché a quel punto nel 2026 perderemmo contemporaneamente anche la tradizionale gara di Coppa del Mondo . Il regolamento della federazione internazionale infatti vieta di assegnare gare di Coppa nel Paese a cui sono state assegnate le Olimpiadi. Per i gestori dell’impianto sarebbe un problema e anche per l’indotto economico e turistico». Per Schuster «sarebbe strana una nostra esclusione. Noi abbiamo l’impianto di biathlon, gli altri no. Pensano davvero di costruirne uno ex novo?».
Nell’attesa di capire come verranno risolte le incomprensioni con l’Alto Adige, lunedì è attesa la firma del protocollo d’intesa tra gli enti coinvolti, mentre Milano si conferma sempre di più al timone. La città ospiterà la cabina di regia e ieri il sindaco Giuseppe Sala ha riferito che il 28 novembre sarà a Tokyo per illustrare i primi dettagli del dossier: «Faremo una presentazione e probabilmente parlerò io a nome delle due città e delle Regioni». La vittoria, secondo il presidente della Fisi Flavio Roda, «è assicurata. Nessuna altra nazione può fare proposte come la nostra, possiamo sfruttare strutture esistenti che avranno una funzione anche in seguito. La nostra candidatura non può avere difficoltà». Roda considera «significativo» lo spostamento della Sessione del Cio nel 2019 da Milano a Losanna «per evitare influenze». «Milano - conclude - è una città internazionale, le Dolomiti faranno da splendido contorno. È un mix che può funzionare molto bene».
La prossima settimana sono attese le prime visite degli ispettori del Cio. La Commissione sarà presieduta dal romeno Octavian Morariu, con Kristin Kloster (Norvegia), Hong Zhang (Cina), Roman Kumpost (Repubblica ceca), Heike Groesswang (Germania), Marianna Davis (Usa), Lee Hee-Beom (Corea del sud) e José Luis Marco (Argentina). «Lavoreremo insieme alle candidate per garantire che i loro progetti continuino a rispettare i principi di flessibilità, sostenibilità e lascito» ha detto Morariu.
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Kompatscher
Noi con Veneto e Lombardia siamo stati chiari ma loro, a un certo punto, non ci hanno più risposto