Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Ricorso «veloce» per votare a settembre
Hanno scelto l’avvocato fiorentino Duccio Maria Traini, grande esperto di diritto costituzionale e docente all’università (è professore associato all’ateneo di Firenze, ndr). E hanno depositato il ricorso al Consiglio di Stato chiedendo l’anticipazione di merito, con l’obiettivo di arrivare al voto il prossimo settembre 2019. «Vogliamo avere le prime elezioni amministrative del 2020 con due Comuni, non più uno», spiega l’avvocato Marco Sitran, leader dei separatisti del centro storico e ricorrente insieme al collega Stefano Chiaromanni, referente dei movimenti per il sì in terraferma. I promotori del quinto referendum per la separazione in due Comuni di Mestre e Venezia, nei giorni scorsi, hanno presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che ha bloccato l’appuntamento con le urne del 30 settembre scorso, dichiarato illegittimo. «È la prima volta in Italia che una sentenza di un giudice amministrativo lede i diritti costituzionali dei cittadini sottolinea Sitran - e, tra l’altro, non sta proprio in piedi: non ci sono ragioni per cui la divisione in due Comuni bloccherebbe, come sostiene il Tar, la Città metropolitana».
I comitati e movimenti per il «Sì» si augurano di avere il sostegno della Regione, che aveva votato a favore del referendum e fissato il voto per il 30 settembre. «Ha tempo fino al 30 ottobre per ricorrere - aggiunge l’avvocato - Speriamo che ci sostenga». «Sento ciò che dice la gente spiega Gian Angelo Bellati, ex candidato a sindaco della Lega e storico separatista veneziano - e al di là delle posizioni sento rabbia per un diritto negato, è sia giusto votare».