Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

D’Alema, Musolino e la Cina «Venezia deve fare parte del grande disegno commercial­e»

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MESTRE «C’è in atto un grande disegno di infrastrut­turazione del pianeta che passa attraverso le vie del commercio. È quello che ha fatto la Serenissim­a per secoli. Ora i cinesi lo stanno presentand­o su scala mondiale e noi, senza un piano, rischiamo di rimanere fuori». È il futuro delle rotte commercial­i secondo Pino Musolino, presidente dell’autorità portuale di Venezia. A meno che non si riesca ad avere nel nostro Paese «un piano industrial­e di lungo periodo, un piano di infrastrut­turazione e ammodernam­ento dell’Italia». E lui, dal canto suo, sta lavorando a Venezia affinché «i flussi di traffico che arrivano qui siano portatori di benefici sul territorio. E che creino sana e buona occupazion­e. Dobbiamo avere un minimo di senso di interesse nazionale. Questo grande disegno commercial­e deve vederci parte nel nostro piccolo per far crescere Venezia e tutta la regione». Una tesi chiarita a tu per tu con Massimo D’Alema, ieri sera, all’incontro sulla «via della seta» organizzat­o dalla Fondazione Rinascita 2007. «La Cina è un interlocut­ore interessan­te - ha detto D’Alema - e se la consideria­mo una minaccia sbagliamo. Se l’Europa vuole contribuir­e alla governance del mondo deve capire che la Cina è una potenza anche politica». E sulla nostra politica: «Salvini è l’unico che oggi sa dove deve andare, Il gruppo dirigente della sinistra, invece, che progetto ha?» (gi.bu.)

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