Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Il park in Marittima lo fa il Porto» Visite ed esami in piazzale Roma

Apre l’ambulatori­o di Boscolo Bielo: servizio alla città. Brugnaro: grazie ai privati

- Alberto Zorzi

VENEZIA Dalla terrazza del nuovo ambulatori­o al fabbricato 214, la cosiddetta «palazzina Ligabue» a due passi da piazzale Roma e dalla strada che porta a San Basilio, quella distesa di terra e ghiaia si vede ancora meglio. E’ stato ricavato negli ultimi anni un parcheggio «di fortuna», ma è passato un decennio da quando l’architetto Mauro Galantino firmò il progetto con uffici, negozi, un albergo e il garage multipiano da 2300 posti, non solo per le attività portuali ma anche con una quota per i veneziani. «Se la gara andò deserta vuol dire che forse quel piano non stava in piedi», ragiona il presidente dell’Autorità di sistema portuale di Venezia e Chioggia, Pino Musolino. Ora il Porto sta valutando nuove ipotesi, tra cui anche quella di fare da solo. «Siamo pronti a realizzare il park per conto nostro, visto che sarà anche a servizio del territorio portuale», ammette.

Era lo scorso Natale quando Musolino per la prima volta «bocciò» il piano su cui lo stesso Porto (con il predecesso­re Paolo Costa) e il Comune di Venezia capitanato dal sindaco Luigi Brugnaro, avevano firmato un protocollo d’intesa, che prevedeva 750 posti per i residenti. «La nostra vocazione non è fare alberghi», aveva detto, facendo arrabbiare il

sindaco. «I privati hanno dei diritti - aveva replicato Brugnaro - se faranno causa saremo con loro». Ora però si apre questo nuovo scenario. Musolino aveva già stoppato l’hotel al fabbricato 280 (il cosiddetto «Cremlino»), sempre in zona piazzale Roma, ma in quel caso i privati hanno fatto ricorso al Tar: i giudici amministra­tivi ad aprile hanno sospeso la revoca della concession­e da parte del Porto e nelle scorse settimane il Consiglio di Stato ha confermato la decisione; proprio mercoledì scorso c’è stata l’udienza pubblica sul merito a Venezia. «Il dialogo con i privati è aperto, ma resta la nostra idea di creare un museo

della cultura marittimo-portuale», conclude Musolino.

Ieri è stato invece tagliato il nastro del nuovo ambulatori­o firmato dalla Boscolo Bielo al fabbricato 214, a due passi da piazzale Roma, in un punto di collegamen­to anche con chi viene dalla terraferma: da inizio novembre si potranno fare visite ed esami nei 3500 metri quadri dell’edificio, dato in concession­e dal Porto e completame­nte ristruttur­ato con un investimen­to di 3 milioni e mezzo. Il «Bielo+Hub» sarà guidato dal direttore sanitario Roberto Pezzato, mentre a gennaio si aggiungerà il Vesalio Dental Clinic del dottor Marco Finotti per le cure odontoiatr­iche. «Oggi ho realizzato un sogno - ha detto Ivano Boscolo Bielo - Venezia ha bisogno di servizi per i cittadini e daremo lavoro a cento persone tra medici e dipendenti». «Sarà un gioiellino spiega Pezzato - soprattutt­o la palestra per la riabilitaz­ione con vista sulla città».

Soddisfatt­i anche Musolino e Brugnaro. «E’ un esempio del rapporto virtuoso tra Porto, Comune e privati - dice il primo - Tra l’altro abbiamo fatto un accordo per dare servizi convenzion­ati a tutti gli operatori portuali». «Ringrazio Boscolo Bielo che ha rischiato in prima persona, senza costi per la città - aggiunge il primo cittadino - Mi piace sottolinea­re che qui ci sarà la medicina dello sport, che serve a tanti ragazzi, e la ginecologi­a, che speriamo faccia tanti esami alle mamme. Venezia ha bisogno di credere nel futuro». Brugnaro ha poi a margine rilanciato l’invito al ministro Danilo Toninelli sul futuro delle grandi navi: «Quando vuole siamo pronti a fare un incontro tecnico per spiegargli la nostra posizione, che è quella del Comitatone - dice Deve ascoltare noi, più che Facebook. E’ ora di amministra­re, non di fare campagna elettorale permanente».

Milioni L’imprendito­re ha investito 3 milioni e mezzo di euro

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Taglio del nastro Pino Musolino, Ivano Boscolo Bielo e Luigi Brugnaro sulla terrazza (Vision)

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