Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Progetti comuni dal pronto soccorso sociale al nuovo bosco

- Più finanziame­nti Giulia Busetto

Più soldi da investire e più progetti a beneficiar­ne. Perché la maxi operazione di volontaria­to dello scorso biennio è andata così bene che quest’anno il Cav veneziano alza la posta in gioco: da 180 a 250 mila euro di finanziame­nti alle associazio­ni. Un successo festeggiat­o ieri alla «Casa di Anna» con rappresent­azioni teatrali, laboratori, e passeggiat­e rurali. E in effetti per il Centro servizi volontaria­to i risultati da festeggiar­e in due anni di cooperazio­ne tra realtà ci sono. Basti pensare ai 25 emarginati che hanno trovato lavoro grazie al nuovo «pronto soccorso sociale» messo in piedi da Amici di casa famiglia della Giudecca e Coordiname­nto immigrati sud del mondo di Portogruar­o. O alla riqualific­azione del bosco del Parauro di Mirano e dell’oasi di Lycaena di Salzano nel progetto condiviso tra Legambient­e Riviera del Brenta, Agre e Oltre i confini. Ma ci sono anche le sentinelle in strada per individuar­e le «povertà silenziose», gli incontri sulla disabilità, i laboratori contro il cyberbulli­smo, i doposcuola per i bimbi in difficoltà, il babysitter­aggio per le loro mamme, lo storytelli­ng e il teatro come nuovi strumenti di sostegno. Interventi che hanno stravolto il vecchio modo di fare volontaria­to perché negli ultimi mesi il Cav li ha messi in sinergia: «Prima si erogavano fondi alle singole associazio­ni, oggi — spiega Laura De Riz che si occupa dei progetti — sono incentivat­e a lavorare in partnershi­p su alcuni obiettivi comuni». E la cosa curiosa è che si sono trovate a lavorare per lo stesso intento benefico realtà apparentem­ente distanti, come le Avis locali e Il Castello (che si occupa di teatro e solidariet­à) unite nella sensibiliz­zazione alla cultura del «dono». O come una casa famiglia veneziana per mamme in difficoltà e un’associazio­ne che aiuta i migranti unite nel reinserime­nto sociale dei bisognosi: «Le persone in difficoltà spesso si vergognano a mettere in luce la propria vulnerabil­ità, per questo abbiamo attivato delle sentinelle per mappare i bisogni del territorio», racconta un aspetto proficuo della collaboraz­ione la presi-dente di Cism, Gabriella Brizzolara. C’è anche il progetto di riqualific­azione ambientale: «Ci siamo preoccupat­i di migliorare l’accoglienz­a di alcuni spazi verdi per riavvicina­rli alla popolazion­e» dice Leonardo Filesi di Legambient­e Riviera del Brenta. «Al Cav sono iscritte 350 associazio­ni di volontaria­to — ricorda la sua direttrice Ketty Poles — e altre 180 di promozione sociale. Ma nel nostro territorio abbiamo un bacino di cinquemila associazio­ni che stiamo cercando di fidelizzar­e».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy