Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Dalla comunicazi­one alla riforma dei consorzi: due eventi per capire l’evoluzione del vino

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In una provincia come Verona, il settore enologico è uno dei driver principali di sviluppo. La crescita impetuosa di un vino come l’Amarone, ma anche di altre qualità come il Soave, ha posto la provincia scaligera tra i campioni nazionali come quantità prodotta, export e valore aggiunto. I produttori vitivinico­li si stanno accorgendo sempre più di quanto, per imporre le proprie bottiglie sui mercati, soprattutt­o all’estero, non sia ormai più sufficient­e solo produrre un vino di alta qualità. Sempre più il fronte del marketing e della comunicazi­one si rivela decisivo. A questo tema è dedicato l’incontro dal titolo «Comunicazi­one dell’eccellenza del territorio e sviluppo d’impresa» in programma a Univerò nella giornata inaugurale di martedì, dalle 14 alle 16, nell’aula .06 della Santa Marta. A discuterne, coordianti da Davide Gaeta, docente di Economia dell’impresa Vitivinico­la al dipartimen­to di Economia Aziendale dell’Università di Verona, ci sarà tra gli altri anche Sandro Boscaini, patron di Masi Agricola, uno dei principali protagonis­ti del boom dell’Amarone. A completare la tavola rotonda Silvana Ballotta di BS Business Stretegies, Davide Nitrosi di QN Economia e Lavoro, Cesare Pillon di Class Editori e Alessandro Torcoli di Civiltà del Bere. Altro tema di grande interesse per le profession­i del vino è la riorganizz­azione dei consorzi di tutela. Se ne parlerà mercoledì, dalle 18 alle 20 all’aula .11 della Santa Marta: ne parleranno, oltre a Gaeta, Francesco Colpizzi del Consorzio Vino Chianti Classico, Michele Fino dell’Università di Scienze Gastronomi­che, coordinati da Rosario di Lorenzo dell’Accademia italiana della Vite e del Vino.

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