Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Spandau Ballet, giovedì il live della band cult
Giovedì al Geox l'unica tappa veneta della band. Al posto di Tony Hadley il giovane Ross William Wild. Una scaletta di successi da «True» a «Gold»
«Siamo tornati per sempre. Abbiamo trascorso troppo tempo separati», aveva detto il fondatore e batterista degli Spandau Ballet John Keeble alla vigilia del concerto all’Arena di Verona, tre anni fa. Keeble però si sbagliava. La reunion del gruppo cult degli anni Ottanta è stata chiusa, improvvisamente, all’inizio dell’anno quando Tony Hadley, cantante della band, ha annunciato una tournée solista. Poco male. Gli altri Spandau Ballet, compatti, hanno deciso di prendere con filosofia l’uscita dal gruppo di Hadley e di intraprendere un tour mondiale con il giovane cantante Ross William Wild. Con lui la band di «Gold» sarà giovedì al Gran Teatro Geox di Padova per l’unica tappa Veneta (ore 21.30, info www.zedlive.com). La formazione che salirà sul palco sarà quella storica, capitanata dal cantante Tony Hadley e completata dai due fratelli Kemp, Gary, chitarra, e Martin al basso, a cui si aggiunge il sassofonista Steve Norman e il batterista John Keeble, oltre al nuovo cantante Ross William Wild.Dai successi degli anni Ottanta, grazie a singoli come True, Through the barricades Gold, e, oggi al nuovo cantante. La storia dei cinque ragazzi inglesi che hanno piazzato in classifica 26 singoli e venduto qualcosa come 25 milioni di dischi, continua, anche se differente. Una storia raccontata benissimo, tranne che nel suo esito finale, da Soulboys of the western world, docufilm biografico che nel Regno Unito è diventato campione di incassi, e che qualche anno fa è passato per due giorni anche nelle sale italiane. Un film che racconta dell’ascesa bruciante
della band, delle folle oceaniche che nei primi anni Ottanta riuscivano a radunare, dell’esaltazione dei fan e dei concerti negli stadi sold out. Un film che non risparmia neppure momenti meno idilliaci della loro storia come gli screzi tra i membri del gruppo poi sfociati nello scioglimento della band e nelle cause legali.
Oggi, lo stesso Gary Kemp sta scrivendo un musical sugli Spandau Ballet che debutterà a Londra a fine 2019 e ha annunciato che «ripercorre la nostra storia come il documentario Soul boys of the western world ma non è un epilogo, è una ripartenza». L’ultimo album pubblicato è del 2015, «The story: the very best of Spandau Ballet», una raccolta uscita per Rihno Records di tutti i successi a cui si sono aggiunte tre canzoni inedite prodotte dal discografico Trevor Horn, tra cui la radiofonica This is the love e il singolo Steal. Da qua partirà anche la scaletta su cui si baserà il live padovano: più di venti canzoni che racconteranno la storia in musica del gruppo di Londra che, partito dal filone new romantic, ha cavalcato la new wave britannica, fino ad arrivare ad essere considerati icone del pop anni Ottanta. Ma i nuovi Spandau Ballet hanno sorpreso tutti annunciando che ci sarà un nuovo album di inediti all’orizzonte e inoltre che Martin Kemp avrà un ruolo nel musical Chicago negli Stati Uniti, Gary in una pièce di Harold Pinter.