Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Navi, hotel, Gpl e vigili armati scontro in platea
MESTRE Non si è trasformato in un botta e risposta, ma poco ci è mancato. Ieri pomeriggio, nel primo dei due giorni di congresso metropolitano per la camera del lavoro della Cgil, il segretario uscente Enrico Piron e il sindaco di Venezia – e della Città Metropolitana – Luigi Brugnaro hanno finito col limitarsi a uno scambio di colpi quasi epistolare: e se il sindaco ha chiesto di prendere la parola dopo la relazione del sindacalista è stato proprio perché nel lungo testo letto davanti ai delegati provinciali le critiche all’amministrazione non sono mancate, alcune più morbide, altre più insistenti. Piron ha subito contestato la scelta di depotenziare le Municipalità e ha chiuso chiedendo di portare le rotte delle navi da crociera fuori dal centro storico; in mezzo, la proposta di spostare a Marghera il Gpl di Chioggia, la richiesta di firma sul protocollo degli appalti e dei lavori pubblici, la dura condanna al circuito abusivo dei bed&breakfast così come alle nuove aperture di alberghi.
Il segretario ha – una volta di più – ricordato come nelle cento pagine del piano strategico metropolitano le organizzazioni sindacali siano citate una sola volta: «C’è il rischio che sia solo un catalogo di buone intenzioni - ha detto - Anche se il piano è ancora aperto, e nei prossimi giorni ci confronteremo, così non va bene». In realtà la relazione di Piron evidenziava anche una manciata di punti di contatto: la zona economica speciale per il porto, ad esempio, interessa anche alla Cgil, e tutti sono soddisfatti per l’imminente firma dell’accordo sull’area di crisi complessa di Marghera (anche se Piron non ha mancato di chiedere conto delle bonifiche in sospeso); l’ipotesi di separare terraferma e laguna, invece, non piace a nessuno, e neppure il reddito di cittadinanza «pentastellato».
A far scattare la replica del sindaco, più di ogni altro passaggio, è stato forse il commento sui «super vigili»: «Non ne abbiamo bisogno – ha assicurato Piron – Mitragliatori e giubbotti antiproiettile mi spaventano, il terrorismo si combatte con la vera integrazione». «Le donne non si proteggono con i congressi, la mafia nigeriana va contrastata in qualche modo, qualcuno dovrà pur mantenere i posti di blocco notturni», ha incalzato Brugnaro. Meno pacati del suo contraltare «istituzionale», i partecipanti al congresso hanno invece risposto al sindaco punto su punto, urlando il loro dissenso quasi ad ogni frase: quando il primo cittadino ha spiegato che i giubbotti antiproiettile servono, «altrimenti come fermiamo le pallottole?», la platea si è domandata a gran voce: «Ma, a Venezia, chi è che spara?». (gi. co.)