Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Tacopina a Madrid, aspettando il Palermo

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VENEZIA Palermo-Venezia, una partita speciale. Per Francesco Di Mariano, palermitan­o doc e nipote di Totò Schillaci, ma anche per Gianluca Litteri, catanese doc e opposto ai rosanero da una fiera rivalità campanilis­tica che affonda le proprie radici nel tempo. Insomma, dopodomani al Barbera sono attesi i fuochi d’artificio, in campo e fuori: «A Palermo per me sarà un mezzo derby — sorride Litteri — ma lo sarà soprattutt­o per Di Mariano, che è nato e cresciuto lì. Io sono di Catania, per me sarà una partita ancora più speciale, vista la rivalità che esiste fra le due tifoserie e fra le due città. Questa partita sarà ancora più imprevedib­ile, così come lo è questo campionato. Noi ci teniamo stretti il punto conquistat­o contro il Verona e andiamo avanti. Zenga mi ha fatto un’ottima Gianluca Litteri in un contrasto aereo impression­e, non l’avevo mai conosciuto, l’avevo visto in tv e mi aveva sempre colpito positivame­nte. Ho seguito tanto il suo Catania per ovvi motivi e mi piaceva davvero molto». Litteri è tornato titolare domenica al Penzo nel derby pareggiato 1-1 contro il Verona: «È andata bene dal punto di vista personale — sorride — era importante non perdere. Ce la siamo giocata a viso aperto, abbiamo messo in difficoltà il Verona che è una squadra fra le più forti del campionato». Intanto ieri, antipasto di lusso per il presidente del Venezia Joe Tacopina, che in attesa della sfida del Barbera è andato a deliziarsi al Bernabeu, dove, invitato dal patron dei Blancos Florentino Perez, ha assistito al match di Champions tra Real Madrid e Viktoria Plzen. (d.c.) La partenza da Stra e il chiostro di M9

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Le tappe
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Catanese doc

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