Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Ben Harper, leggenda rock arriva al Geox di Padova
Il songwriter californiano questa sera sul palco del Gran Teatro Geox con «The Innocent Criminal». Ritmi che si mescolano al reggae e al soul
Quando Ben Harper prende la sua Weissenborn lap slide guitar, la appoggia sulle gambe e inizia a suonare, sembra che stia accarezzando un figlio. La dolcezza degli accordi si specchia negli occhi del cantautore californiano che vuole sentire l’amore del pubblico e tradurlo in musica. Sarà così anche questa sera, al Gran Teatro Geox di Padova, dove il cantautore racconterà i suoi primi 25 anni di musica tornando sul palco con i suoi fratelli di palco, The Innocent Criminals, che con lui hanno registrato gli album più importanti della carriera e l’hanno seguito in tutto il mondo (ore 21, info www.zedlive.com). Nato il 28 ottobre 1969 in California, Ben Harper si avvicina alla musica molto presto, specializzandosi nell’uso di una chitarra slide molto popolare negli anni ’30, la Weissenborn, con la quale può riflettere al meglio le sonorità blues che lo fanno apparire fin da subito come un emulo della leggenda chiamata Robert Johnson. La sua passione per la contemporaneità è invece incarnata da nomi come Jimi Hendrix e Bob Marley, dalla capacità di apportare intensità ed energia alla sua proposta musicale e al suo stile, davvero unico e inconfondibile. Ben Harper è uno dei pochi songwriter della generazione post Woodstock che si è già conquistato lo status di classico in un tempo tutto sommato breve, grazie anche ad un successo internazionale che lo ha incoronato come uno dei più grandi artisti nel panorama musicale mondiale. Ha toccato con mano Il cantautore Ben Harper considerato leggenda mondiale del blues e soul sarà a Padova il blues e il soul, dialoga disinvolto col rock chitarristico di scuola anni Settanta, sa infilarsi con grazia nelle pieghe di una musica riconducibile ai cantautori californiani, mastica reggae con la naturalezza di un figlio della Giamaica. En-
fant prodige della chitarra (a 12 anni già si esibiva sul palco della città natale, Claremont), Harper pubblica il suo primo album, “Welcome to the cruel world”, nel 1993, disco che viene accolto con entusiasmo, soprattutto in Europa (l’Italia è da sempre uno dei Paesi che lo ama di più). Da allora Harper ha pubblicato quindici album in studio, vincendo tre Grammy Award e registrando tour mondiali ovunque esauriti, che gli hanno permesso di affermarsi come un cantautore straordinariamente prolifico e uno trai migliori per formerd ella sua generazione, capace di spaziar etra più generi (blues, folk, soul, reggae e rock) miscelando temi personali con tematiche politiche. “Rolling Stone” ha acclamato i suoi pezzi come “gioielli di unico e squisitamente tenero rock ’n’ roll”, “Billboard” ha scritto che “la sua musica ci ricorda la bellezza e la potenza della semplicità”. “The will to live” (1997), “Burn to shine” (1999), “Diamonds on the inside” (2003), Lifeline (2007, nominato ai Grammy) e il recente “Call it what It is” (2016) sono tutti progetti che hanno visto la collaborazione di Harper con The Innocent Criminals, band formata da Leon Mobley (percussioni), Juan Nelson (basso), Oliver Charles (batteria) e Jason Mozersky (chitarra).
La sua band si distingue per la diversità di generi musicali a cui i vari componenti appartengono.