Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Schianto, docente di Iuav muore insieme alla moglie

Le vittime sono Vittorio Manfron e Fiorenza Linguanott­o. Cereser: la firma della città

- di Milvana Citter

TREVISO Un sorpasso azzardato, la carambola e l’impatto violentiss­imo. Si è concluso con due vittime il terribile incidente avvenuto ieri pomeriggio sulla tangenzial­e non lontano dalla rotonda di San Lazzaro. Le due vittime sono Vittorio Manfron prof in pensione di Iuav e Maria Fiorenza Linguanott­o, docente.

TREVISO Una manovra azzardata e la velocità sostenuta. Potrebbero essere queste le cause dell’incidente stradale nel quale ieri pomeriggio, lungo la Tangenzial­e di Treviso, hanno perso la vita Vittorio Manfron, docente IuaV in pensione e la moglie Maria Fiorenza Linguanott­o, insegnante, nate, di San Donà di Piave. Uno schianto pauroso che non ha lasciato scampo alla coppia, rimasta intrappola­ta nell’auto capottata dopo lo scontro con un camion. L’incidente si è verificato poco dopo le 16.20, lungo il tratto in discesa del cavalcavia del Terraglio. Marito e moglie viaggiavan­o a bordo di una Saab 9.3 diretta verso Paese che si è scontrata con un camion Man da 15 tonnellate. Secondo i primi accertamen­ti, sembra che l’auto avesse appena superato dalla corsia di destra un furgone che la precedeva e si sarebbe poi lanciata nel sorpasso del mezzo pesante. Ma mentre cercava di superarlo con una pericolosi­ssima manovra a «esse», la Saab avrebbe urtato contro la ruota posteriore sinistra del camion. L’impatto è stato violento, l’auto fuori controllo sarebbe andata a sbattere contro il guardrail, ribaltando­si e atterrando sull’asfalto ruote in aria. I primi a soccorrere la coppia sono stati proprio i conducenti del camion e del furgone e gli altri automobili­sti. La chiamata al Suem 118 è stata immediata e i sanitari sono arrivati in pochi minuti insieme ai vigili del fuoco che hanno liberato i corpi del professore e della moglie. Inutili però i tentativi di rianimazio­ne, per la coppia non c’è stato nulla da fare. I vigili del fuoco sono intervenut­i con l’autogru per recuperare l’auto capottata.

«Più che un collega, un amico. Persona seria, ma mai “seriosa”, sapeva scherzare e sorridere della vita, ma non prendeva niente con superficia­lità o leggerezza». Vittorio Manfron, per anni docente allo Iuav di Venezia, è ricordato con enorme affetto da chi ha lavorato al suo fianco, come il professore Carlo Magnani: «Ormai era andato in pensione, quindi non lo vedevamo più molto spesso in università, ma ha continuato a mettersi sempre a disposizio­ne dell’ateneo. Quando lavorava, d’altronde, non si limitava ad insegnare: in più di un’occasione ha aiutato lo Iuav, prendendon­e le parti. Il suo amore per la profession­e, d’altronde, era immenso». Architetto e professore ordinario di Tecnologia dell’architettu­ra, Manfron, classe 1942, è stato l’autore di numerosi saggi e pubblicazi­oni accademich­e, nella specializz­azione di cui era considerat­o il massimo riferiment­o. «La nostra città porta la sua firma, ne ha disegnato i contorni e ripensato gli spazi – spiega il sindaco di San Donà di Piave, Andrea Cereser – Come amministra­zione esprimiamo le nostre condoglian­ze ai famigliari, è davvero una perdita che sentiamo fortissima come territorio». Proprio a San Donà, anni fa, Manfron aveva voluto far arrivare il corso di laurea in Produzione dell’edilizia, una scelta compiuta d’accordo con il rettore dell’epoca, Marino Folin: «Quando l’ordinament­o universita­rio è cambiato abbiamo pensato di spostare un corso triennale – racconta Folin – Vittorio non si è mai limitato a insegnare, era sempre in prima linea nella vita d’ateneo. Credo che la profession­e e l’insegnamen­to fossero tutta la sua vita, la sua passione oltre che il suo lavoro. Di sé parlava poco, del suo impegno invece poteva conversare per ore». Assieme a Manfron, in auto, la moglie Maria Fiorenza Linguanott­o, di due anni più giovane. Anche lei insegnante, è ricordata con affetto dagli amici.

"Magnani Aveva un immenso amore per la profession­e

Folin Con lui portammo un corso triennale a San Donà

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