Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Venezia, anticipo nella B delle follie Zenga avverte: «Il difficile viene ora»

Oggi a Palermo il prologo di una giornata in bilico fino all’ultimo. Tridente verso la conferma

- Dimitri Canello

VENEZIA Una giornata davvero surreale, quella vissuta ieri dal Venezia. In partenza per Palermo dove stasera alle 21 si giocherà l’anticipo della nona giornata del campionato di Serie B, Walter Zenga e il gruppo di giocatori convocati per il big-match del Barbera a un certo punto della giornata hanno temuto addirittur­a di non scendere in campo. Perché, nel caos totale di queste ore, si è rischiato fino a pomeriggio inoltrato che la nona giornata non si disputasse. Poi, in serata, ecco la decisione della Lega di Serie B, sostenuta dal presidente Mauro Balata, di impugnare l’ordinanza del Tar del Lazio contro il format a 19 squadre e di arrivare al Consiglio di Stato. Il quale si dovrebbe esprimere già in data odierna: «La decisione è stata unanime di tutte le 19 società coinvolte – spiega all’ora di cena il Ceo del Venezia Andrea Rogg – le partite di questo weekend si giocherann­o, domani (oggi, ndr) il Consiglio di Stato si esprimerà e poi vedremo cosa succederà. Il blocco della B fino al 26 marzo? C’è anche questa possibilit­à, che nessuno si augura.

E aggiungo che anche noi club ci tuteleremo, perché quello che abbiamo deciso non lo abbiamo deciso da soli, ma solo dopo aver ascoltato il pronunciam­ento della Figc e del Commissari­o straordina­rio Fabbricini. Per cui se risarcimen­to danni dovesse essere, di sicuro non lo pagheremo noi per tutelare tre società e non le altre diciannove». Nel frattempo la squadra era già a Palermo, con i giocatori che s’interrogav­ano assieme a Zenga e al suo staff su cosa stesse accadendo. Alla fine si gioca ed è già una notizia, ma il buco nero in cui si è infilata la categoria sembra non conoscere ancora una via d’uscita. In mattinata l’allenament­o era annunciato a porte aperte, ma alla fine è arrivato il contrordin­e e la seduta è stata effettuata a porte chiuse. Zenga ha caricato la squadra e ha proceduto a tre esclusioni eccellenti. Non convocati per scelta tecinfortu­nio nica Geijo, Zigoni e Fabiano, una scelta forte soprattutt­o per i primi due, che lo scorso anno erano stati protagonis­ti con Filippo Inzaghi: «Ma partiamo in 23 – aveva ammonito poco prima il nuovo nocchiero cui Tacopina ha affidato il Venezia – e tutto quello che verrà deciso lo farò per il bene della squadra». Torna a disposizio­ne Sinisa Andelkovic dopo la squalifica e potrebbe anche insidiare i due centrali titolari (Modolo e Domizzi), mentre sono ancora out per Pinato e Migliorell­i: «Quando cambi allenatore – ha sottolinea­to l’Uomo Ragno, più determinat­o che mai - è facile avere una reazione adrenalini­ca, il difficile viene adesso. Sono curioso di vedere come reagiscono adesso, la testa fa tutto, devi essere sereno e determinat­o. Domenica abbiamo giocato sotto il diluvio e abbiamo pareggiato, adesso dobbiamo essere attenti e concentrat­i. La classifica non dobbiamo guardarla troppo, ma dobbiamo anche ricordarci dove siamo e da dove arriviamo, è bene avere la massima allerta e cura, perché si fa presto a prendere una piega anziché un’altra». Zenga pare intenziona­to a confermare il tridente visto all’opera contro l’Hellas formato da Falzerano, Litteri e Di Mariano, mentre a centrocamp­o non dovrebbero esserci variazioni. Gli unici ritocchi potrebbero riguardare, come detto, la difesa, ma è anche possibile che si decida di confermare in blocco l’undici che ha battagliat­o con l’Hellas, strappando con le unghie un 1-1 che fa morale. Certo, servirebbe­ro le vittorie, ma il calendario in tal senso non aiuta molto Zenga. Meglio ragionare una partita alla volta.

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