Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Park pieni, code e attese infinite, il venerdì nero dei trasporti
Sciopero Sgb, grossi disagi in terraferma. Ressa in alcuni pontili. Actv: garantite 600 corse tra bus e vaporetti
VENEZIA Parcheggi pieni in piazzale Roma, code sul ponte della Libertà e in tangenziale. Ma soprattutto decine di persone ferme alle fermate, ad attendere invano, l’arrivo di un autobus o del tram. Ieri, lo sciopero di Sgb ha messo in ginocchio i collegamenti tra la terraferma e il centro storico, con un’adesione superiore al 70 per cento nel settore automobilistico (ma in questa percentuale sono compresi anche i dati di Chioggia dove di solito l’adesione è minima). Sul fronte, invece, della navigazione solo la metà del personale, stando ai dati di Actv, avrebbe deciso di aderire alla mobilitazione nazionale indetta dal sindacato di base.
A complicare la situazione, la fermata anche degli autoferrotranvieri, ieri Trenitalia e Italo hanno garantito le corse dei treni ad alta velocità, i regionali però hanno subito cancellazioni e ritardi, creando forti disagi tra i pendolari. Di solito infatti quando i lavoratori del trasporto pubblico locale incrociano le braccia, i passeggeri affollano i convogli tra la stazione ferroviaria di Mestre e quella di Santa Lucia. Ieri, però, il rischio di non trovare un mezzo era davvero alto e molti hanno scelto di spostarsi con la propria auto. Non a caso dalle prime ore della mattina, in viale Vespucci e via Fradeletto si è creato un lungo serpentone di veicoli, in direzione di Mestre e Venezia, a partire dal cavalcavia Da Verazzano, all’uscita Castellana della tangenziale. Rallentamenti anche lungo il Terraglio, via Miranese e Castellana e nelle strade del centro di Mestre, specie nelle ore di ingresso e uscita da scuola degli studenti e a fine giornata lavorativa.
Alle 14.30 i parcheggi di piazzale Roma erano esauriti e la polizia municipale ha iniziato a deviare il traffico verso il Tronchetto, sul ponte si sono create code, smaltite nell’arco di un’ora. Actv è, in ogni caso, riuscita a garantire circa trecento corse di autobus e di tram e altrettante di vaporetti, diretti alle isole e verso Rialto e San Marco. In terraferma, i servizi aggiuntivi si sono concentrati nelle linee più usate da chi deve raggiungere piazzale Roma: 2, 4L, 7 e 6. In centro storico, oltre alle corse obbligatorie verso le isole, hanno circolato vaporetti delle linee 2 e 1 lungo il Canal Grande. Ieri, per la prima volta, il ferry-boat che collega Tronchetto a San Nicolò al Lido ha circolato e le imbarcazioni sono state letteralmente prese d’assalto. A bordo dei ferry potevano salire con il proprio veicolo solo i titolari della carta Venezia Unica e a ogni viaggio i prenotati erano tra i trenta e i quaranta. Questo non ha evitato che ci fosse qualche disservizio: al Lido le auto in attesa di salire a bordo erano talmente tante che si sono formate code fino a piazzale Ravà, come d’estate dopo una domenica di sole in spiaggia e in centro storico in alcune fermate verso le isole. A piazzale Roma invece tra le 16.30 e le 19.30, la fascia cioè con gli autobus garantiti, si sono riversate centinaia di persone.