Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il questore: «Le risorse sono poche va sfruttata meglio la tecnologia»

Dieci agenti in servizio. Armelao: la città merita altri organici

- E.Bir.

VENEZIA Ogni pratica richiede dai 15 ai 20 minuti. Vanno controllat­i tutti i documenti per chi ha già richiesto il permesso di soggiorno. Per chi, invece, deve richiederl­o è più complicato. Le motivazion­i sono diverse e le difficoltà a comprender­si, anche per via della lingua, non mancano. Gli agenti che lavorano agli sportelli dell’ufficio immigrazio­ne di via Nicolodi sono una decina. Dalle 8 alle 14 non si alzano mai dalla sedia, nemmeno per andare in bagno, le pratiche da sbrigare sono troppe.

Arrivano centinaia di stranieri al giorno e ridurle non farebbe che aumentare le liste d’attesa, facendo slittare gli appuntamen­ti anche al 2020. Gli uffici, in alcuni periodi, sono al collasso e proprio per questo c’è chi passa la notte fuori dal cancello. «Non possiamo impedire loro di stare lì davanti» dice il questore di Venezia, Vito Danilo Gagliardi. Tra malattie, riposi e aggiorname­nti il personale non sempre è al completo. Colpa dei pensioname­nti e, soprattutt­o, dell’aumento della mole di lavoro.

All’interno dell’ufficio ci sono anche dei mediatori culturali a dare una mano. Per chi ha l’appuntamen­to, perché ha già presentato i documenti, l’attesa è inferiore ma per gli altri non è così.

«Ci sono dei progetti in fase di sviluppo. La coperta è corta – dice Gagliardi - Le risorse sono poche e devono essere sufficient­i a coprire tutte le emergenze. Bisogna ottimizzar­e e impiegare la tecnologia che, spesso, non viene sfruttata». I numeri, insomma, sono limitati e un aumento dell’organico, almeno per ora, sembra lontano. Nei giorni scorsi i rappresent­anti del sindacato Fsp Polizia di Stato hanno incontrato il questore. «Possiamo sopperire alle emergenze con interventi mirati – aggiunge Gagliardi Stiamo facendo delle valutazion­i». Una delle soluzioni a lungo termine, a detta del sindacato, potrebbe essere la distribuzi­one del lavoro. E cioè «creare uno sportello in ogni Comune per le pratiche relative all’immigrazio­ne, con personale formato e tutto sempre supervisio­nato dalla polizia – dice Mauro Armelao, segretario regionale di Fsp Polizia di Stato - Bisognereb­be studiare qualcosa a livello ministeria­le. Tutti stanno facendo i salti mortali, ma Venezia e la sua questura meritano più attenzione e un aumento dell’organico». Dalle volanti alla polfer, per tutte le specialità, fino all’ufficio immigrazio­ne.

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Questore Vito Gagliardi guida la questura di Venezia da un anno e mezzo

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