Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Delusi dai partiti in crisi Passaggi a Nordest si popola di manager e professionisti
VENEZIA Si popola la casa politica civile di Passaggi a Nordest, l’associazione che «Non è un partito ma un partiamo» (copyright il presidente Stefano Tigani) ha cooptato nel comitato tecnico scientifico un pezzo di NordEst che si sente senza dimora nell’attuale panorama sociale e politico.
Solo per citarne alcuni, il presidente Paolo Politeo da Confindustria, il presidente dei panificatori del Veneto Massimo Gorghetto, l’imprenditore Gianfranco Gramola e Bruno Martino presidente di Novarex, Stefano Quaglia ex dirigente Scolastico della Provincia di Verona ed esperto di sistemi educativi , il giornalista Fabrizio Stelluto e avvocati molto conosciuti in città: Ugo Ticozzi, Teresa Lo Torto e Alessio Vianello. Da Scelta Civica a Ncd passando per la Lista Lorenzin (ma andando a ritroso si potrebbe arrivare fino a Forza Italia e alla Margherita), l’impegno politico di ciascuno è stato trasversale e ora lavoreranno in team per elaborare proposte di legge su temi rimasti al margine del dibattito generale: economia, lavoro, vaccini, edilizia sostenibile, fiscalità per le famiglie. «Cerchiamo di attrarre la parte migliore della società, le competenze perché il panorama politico nazionale non offre garanzia di competenza», spiega Tigani. Non è un partito ma fa politica nel senso etimologico del termine, occupandosi di temi che riguardano il Nordest e l’Italia e che la debacle dei partiti liberali ha lasciato senza rappresentanza. «Non si tratta di colmare un vuoto politico ma di prendere consapevolezza del vuoto e darsi da fare - spiega Alessio Vianello – E di tornare al primato della competenza e del ragionamento. Il Nordest che lavora non si merita questo incubo che ammanta di negatività la necessità di Europa che hanno le imprese e i giovani: chi ha avuto tanto dal territorio e chi ha creduto nel territorio sta facendo autocritica e riflettendo per capire dove ci si è persi e riprendere un percorso che sembra smarrito».
La casa civica di Passaggi parla a chi aveva scommesso su partiti che hanno deluso (gli imprenditori con la Lega) o che sono collassati (Pd, Forza Italia, Ncd, l’ex Scelta Civica) per mettere a disposizione delle istituzioni progetti di legge e proposte: il primo è stato quello sul femminicidio presentato al Parlamento, il prossimo da tenere d’occhio sarà sui contenuti dell’autonomia del Veneto. «Non è un partito e non chiamateci moderati – scandisce Tigani – Perché nei contenuti siamo molto decisi». Il che significa: mai populisti, mai sovranisti anti-europeisti, mai No Vax e mai dalla parte del decreto Dignità o del reddito di cittadinanza erogato senza politiche per creare lavoro. (mo.zi.)