Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Polo museale, indagine della procura La Cisl scrive al ministro: ispezione
Bollette e fatture al vaglio della Corte dei Conti. Il direttore: debito dimezzato
"Ferrara Con due risorse esterne salderemo il pregresso in velocità
VENEZIA Un fascicolo aperto dalla Corte dei conti. E la richiesta di una ispezione ministeriale da parte della Cisl. Il Polo museale del Veneto è di nuovo nell’occhio del ciclone.
A quattro mesi di distanza dall’esposto alla Corte dei Conti è trapelata la notizia dell’apertura di una inchiesta, proprio nei giorni in cui la Cisl Funzione pubblica Mibac ha chiesto al ministero «di avviare un’iniziativa ispettiva presso il Polo museale del Veneto volta ad accertare il controllo dei costi, dei rendimenti e dei risultati oltre che una verifica di coerenza con i principi di efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa». La missiva è datata 22 ottobre e si riferisce ancora una volta alla questione dei debiti che l’istituzione museale ha accumulato dal 2015 a oggi. Si parla di bollette di luce e gas, ma anche di fatture inevase per servizi di vario genere e, non ultime, le diarie per le trasferte del personale dal 2016 a oggi. La vicenda è diventata pubblica nell’aprile scorso, quando il sindacato ha denunciato alla stampa l’esistenza di due milioni di euro di mancati pagamenti con conseguenti decine di decreti ingiuntivi, comprensivi degli interessi e delle spese. Lo stesso Daniele Ferrara, direttore del Polo che gestisce quindici musei in tutta la regione, tra cui la Galleria Franchetti alla Ca’ d’Oro, Palazzo Grimani, l’Archeologico e l’Orientale a Venezia, aveva confermato la veridicità dell’importo, ma puntando il dito contro la mancanza di personale amministrativo che impediva un efficiente funzionamento dell’ufficio.
Di parere diverso la Cisl che, sulla vicenda, a giugno ha depositato alla Corte dei Conti un esposto. Di qui l’apertura di un’inchiesta che sta cercando di fare luce sulle motivazioni alla base del debito, mentre continuano ad arrivare diffide da parte dei gestori delle utenze. L’ultima sarebbe dei giorni scorsi e minaccerebbe di lasciare al freddo gli uffici, tagliando l’erogazione del gas se non si provvede a pagare a breve quasi 30mila euro. La stessa Avvocatura Generale dello Stato aveva chiesto chiarimenti al Polo Museale in merito ai decreti ingiuntivi, ma non avendo ricevuto risposta ha reso noto che «si asterrà dal proporre opposizione», non difendendo l’istituzione pubblica.
«Non sono al corrente di quest’ultima azione della Cisldichiara il direttore Ferrara ma con i sindacati ci sono spesso contrasti, fanno parte dell’attività che svolgo». «Non siamo per nulla soddisfatti della gestione contabile-amministrativa del Polo, che rischia di danneggiare lavoratori e cittadini – gli fa eco Giuseppe Nolè, coordinatore nazionale Cisl FP Beni Culturali - Per questo motivo abbiamo chiesto al ministero di inviare gli ispettori. Vogliamo che siano verificate fino in fondo le responsabilità di chi amministra la cosa pubblica rispetto a quello che sta succedendo». «Non è un debito, ma sono risorse che devono essere liquidate – risponde a distanza lo stesso Ferrara - Ultimamente stiamo accelerando i tempi di corresponsione grazie a due collaboratori esterni che ci stanno dando una mano. Da aprile scorso i mancati pagamenti si sono dimezzati e ora sono intorno al milione di euro – prosegue il direttore - Sono fiducioso che riusciremo a saldare il pregresso velocemente, anche se ricordo che dipende anche dall’accredito delle risorse da parte del Ministero». Fiducia che potrebbe tramutarsi in premio, poiché il ministero ricompensa i dirigenti che mettono in atto iniziative per sanare debiti, come fa notare nella sua lettera la stessa Cisl: «Chiediamo un’attenta verifica perché non vorremmo si verificasse il paradosso che, una situazione debitoria a carico dello stesso ufficio e Dirigente che si protrae dal 2015, nel 2018 diventi “motivo” di premio per lo stesso».
"Nolè Evitiamo il paradosso dei premi per la riduzione dei debiti