Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Cimiteri, 7 milioni ma non bastano Il caso dell’ala di Chipperfield
Brugnaro: riaperti metà ossari vietati. Ognissanti, corse speciali di bus e vaporetti
VENEZIA «Omaggiare chi non c’è più, ricordare chi ci ha lasciato è un aspetto importante della nostra cultura. Ci sono persone che visitano il cimitero ogni giorno, quasi ci vivono, ecco perché dobbiamo avere cura di queste strutture. Noi l’abbiamo fatto, con un piano di manutenzioni serio e continuativo: riparare cordoli e marciapiedi forse non farà notizia, ma solo così questi posti possono essere a disposizione di tutti». Ieri mattina, anticipando di 24 ore l’assalto ai cimiteri, il sindaco Luigi Brugnaro ha verificato lo stato di manutenzione. «Martedì è caduto un albero a San Michele, l’abbiamo rimosso in poche ore ed è già tutto a posto».
Tra oggi e domani saranno in migliaia a recarsi davanti mei cimiteri di Venezia e della terraferma. Questo pomeriggio alle 15 a Mestre, il patriarca Francesco Moraglia celebrerà la messa solenne (a Sant’Erasmo, sempre alle 15, è prevista la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai Caduti, a cui seguiranno la tradizionale processione e la messa) domani alle 10 sarà invece a San Michele per poi celebrare la messa in Basilica alle 18. Actv già ieri ha attivato i servizi di rinforzo per le linee di collegamento tra i cimiteri di Mestre e Marghera e Venezia: i vaporetti della linea DE, gratuiti, uniscono San Michele con Fondamente Nove, piazzale Roma e Lido (partenza rispettivamente ogni dieci, venti e sessanta minuti). «Il nostro impegno di questi anni ci ha già permesso di rendere agibili e visitabili quattromila ossari degli oltre novemila che abbiamo trovato al nostro insediamento — ha detto Brugnaro — Stiamo monitorando l’accessibilità, il decoro, i parcheggi, lo stato delle tombe». In totale, Ca’ Farsetti ha stanziato 6,7 milioni di euro per gli interventi nei cimiteri, di cui 3,5 milioni sono stati destinati a San Michele per il ripristino delle coperture dei recinti, della pavimentazione, per il restauro di scale e percorsi interni, mentre sono stati riservati 90 mila euro per l’adeguamento impiantistico e il restauro dei monumenti del chiostro. Nonostante tre interventi per mettere in sicurezza il mausoleo, restano i problemi al recinto XXII, realizzato da Sacaim dopo un concorso di idee del 1997 vinto dall’archistar David Chipperfield: continuano ad esserci macchie e cattivi odori per i liquidi di decomposizione. Di recente, il Comune ha dato mandato a Veritas di intervenire di nuovo, ma difficilmente la questione sarà definitivamente risolta, visto che potrebbero esserci errori strutturali nel manufatto. A Murano e a Pellestrina sono andati altri 350 mila euro, altri 800 mila euro sono serviti a Marghera e Chirignago, mentre Favaro aspetta il 2019 per la nuova cancellata.
Più complicato il lavoro a Mestre, che ha richiesto quasi due milioni ma che ancora non è totalmente agibile: un milione è servito per il risanamento strutturale, il rifacimento delle coperture, delle pensiline e il ripristino dei lucernari. L’altro milione è andato per il restauro della Chiesetta, dei loculi e il restauro dei muri perimetrali. «Ci sono ancora tre padiglioni in cattivo stato – ammette il sindaco — Uno non sarà attraversabile perché coperto dalle impalcature dei lavori, per gli altri due siamo riusciti a organizzare una rete di sicurezza».
Lavori
Il Comune è intervenuto su tombe, muri di cinta e coperture
Patriarca La messa questo pomeriggio a Mestre. Domani a Venezia