Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Lascia il colorifici­o Angeloni l’addio dopo un secolo Catena di mail per la svendita

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MESTRE Mancavano nove anni alla candelina numero cento. Invece, dopo quasi un secolo di attività, Angeloni Fine Arts abbasserà definitiva­mente la saracinesc­a il prossimo 30 novembre. La bottega, un’istituzion­e di Mestre, forse rinascerà altrove, lontano dal teatro Toniolo e dalla galleria Giacomo Matteotti, ma intanto si vede costretta a svendere tutto per svuotare i magazzini prima dell’inevitabil­e trasloco. Il nome storico, invece, partirà assieme alla titolare.

Pennelli, tele, tempere e acrilici saranno venduti in forte sconto e per facilitare i saldi improvvisi è già partita una catena di mail e messaggi per i clienti più affezionat­i. Angeloni esiste da novantun anni e si è guadagnato un posto tra le «istituzion­i» di piazza Ferretto: quando Mestre era viva e vitale, il «negozio degli artisti» era tra le eccellenze del centro città; quando la crisi ha colpito, Angeloni veniva indicato come esempio di resistenza. «Non posso che provare una forte amarezza: più che la crisi ci sono altri tipi di problemi – sospira Silvia Angeloni – Ma anche io sono un’artista, vivo di passioni, chissà che non si possa ripartire altrove, mettendo al primo posto l’amore per questo lavoro e non solo consideraz­ioni commercial­i».

Il colorifici­o Angeloni nacque l’11 aprile 1927, quando un biondo romagnolo di 39 anni, Mario Angeloni, prese in affitto dall’ingegner Domenico Toniolo il civico 2 di galleria Matteotti. Da allora si sono alternati al timone tre generazion­i, ma già da qualche anno si erano iniziate a scorgere delle crepe: Silvia si era già vista costretta a periodi prolungati di chiusura, ma aveva fatto di tutto per non mollare. Ora le vetrine di acquerelli, manichini e colori sono destinate a cambiare volto. (gi. co.) ● La giunta ha approvato venerdì il master plan della cittadella dello sport

● Sarà ristruttur­ato lo stadio Davanzo che diventerà quello principale della città, poi campi, lavori al palasport e un’area commercial­e

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Il piano

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