Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Vtp, la Regione si tiene la maggioranz­a

Crociere, prorogata la put option. L’ipotesi della Città metropolit­ana nella società

- Francesco Bottazzo

VENEZIA La Regione resta alla guida della Venezia terminal passeggeri, la società che gestisce le crociere. Aveva due anni di tempo per poter vendere le quote alle tre compagnie (Carnival, Msc, Royal Caribbean) e ai turchi della Global Port Operations Holding (il termine scade fra due settimane), ma il governator­e Zaia ha deciso di prorogare la «put option» dei quattro soci di almeno un anno. C’è anche l’ipotesi dell’entrata in società della Città metropolit­ana.

VENEZIA La Regione resta alla guida della Venezia terminal passeggeri, la società che gestisce le crociere. Aveva due anni di tempo per poter vendere le quote alle tre compagnie (Carnival, Msc, Royal Caribbean) e ai turchi della Global Port Operations Holding (il termine scade fra due settimane), ma il governator­e del Veneto Luca Zaia ha deciso di rimandare la decisione e di prorogare la «put option» dei quattro soci per almeno un anno, probabilme­nte due. Anche perché le grandi navi rimangono croce e delizia di una città che continua a vedere passare le crociere davanti a San Marco, a sei anni dal decreto Clini-Passera che invitava a trovare una via alternativ­a. In realtà la soluzione è stata individuat­a nel Comitatone del novembre scorso (le navi più grandi a Porto Marghera e quelle più piccole alla Marittima passando per il canale Vittorio Emanuele) ma l’impasse continua con il nuovo governo praticamen­te fermo.

La vicenda era iniziata nel 2016 quando l’Autorità portuale di Venezia è stata costretta, dalla legge, a vendere le sue quote della Vtp: le comprò Veneto Sviluppo, la finanziari­a regionale, che però a sua volta a causa di un limite imposto da Bankitalia, è stata costretta a cederne una parte. Alla fine la gara è stata vinta da Venezia Investimen­ti, società creata ad hoc composta da un terminalis­ta turco e dalle tre compagnie, che contestual­mente hanno posto le basi per l’acquisto dell’intera quota pubblica: se la finanziari­a infatti avesse deciso di vendere entro il 15 novembre 2018, avrebbero pagato il valo-

re stabilito due anni fa più il due per cento di interessi annuo. La scelta non è arrivata, anzi Palazzo Balbi, invitato dalle stesse compagnie, ha deciso di buttare la palla avanti. Anche perché sia il presidente Zaia, che il sindaco di Venezia e sindaco metropolit­ano Luigi Brugnaro, sono convinti che la presenza pubblica all’interno di Vtp sia fondamenta­le per non cedere il terminal, ma anche la gestione del business delle crociere, interament­e ai privati.

E’ probabile invece che nel 2020 quando dovrebbe scadere la nuova «put option» rientri nei giochi anche la Città Metropolit­ana che potrebbe affiancars­i alla Regione nella

filiera di comando di Vtp. Il rinvio inoltre è motivato anche dalla situazione poco chiara attorno al futuro delle crociere e alla concession­e del terminal della Marittima che scade nel 2024: troppa incertezza per prendere decisioni definitive in questo momento. Oggi la composizio­ne societaria vede Apvs (composta da Veneto Sviluppo 27,03 per cento, Apv Investimen­ti, società del Porto, con lo 0,53 e Venezia Investimen­ti con il 44,48) detenere il 53 per cento delle quote della spa, Save e Finpax (portabagag­li e compagnie) hanno entrambe il 22,18% e la Camera di Commercio il 2,64. Due anni fa la Regione aveva «risposto» a

Termini

I termini scadono il 15 novembre Cda di Veneto Sviluppo

una mozione votata all’unanimità dal consiglio regionale che auspicava il mantenimen­to di Vtp in mano pubblica, consideran­do anche gli incassi d’oro della società, nonostante il caos che ancora accompagna le grandi navi. E con un esborso di 6,5 milioni di euro Veneto Sviluppo era diventato socio di maggioranz­a di una società che può fare molto per l’economia del territorio. Adesso la finanziari­a regionale dovrà riunire il consiglio di amministra­zione per approvare la richiesta di proroga del diritto di vendita, garantito dalla fidejussio­ne bancaria. E la storia continua.

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Ritorno al futuro Non cambia la compagine societaria di Venezia terminal passeggeri, la società che gestisce crociere e Marittima

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