Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Precari per anni, Comune condannato E per fare il bidello arrivano in mille

Sentenza del lavoro, nove risarciti: illegittim­i i troppi contratti a tempo

- Gi.Co.

Sindacati Una vittoria importante ma tanti lavoratori sono ancora disoccupat­i

VENEZIA Ca’ Farsetti condannata a risarcire i suoi ex dipendenti precari. Lo ha stabilito il giudice del lavoro chiamato a valutare la legittimit­à di sedici posizioni di «precariato stabile» all’interno di Ca’ Farsetti: lavoratori assunti per anni ma mai stabilizza­ti, salvo una manciata di casi, e oggi rimasti senza impiego.

Un lavoro fisso, a tempo indetermin­ato non è una questione da niente, come dimostra l’assalto al concorso fatto i mesi scorsi da Ames per compilare una nuova graduatori­a da cui attingere i futuri collaborat­ori scolastici: per un posto da bidello, insomma, si sono presentate quasi mille persone, contando i quasi 800 ammessi ai prossimi test e gli oltre 200 esclusi.

E’ facile capire perché per mesi Diccap e Cobas abbiano sostenuto che il metodo di continui contratti termine applicato dal Comune fosse illegittim­o: una consideraz­ione che dal 31 ottobre trova spazio, nera su bianco, nelle sentenze del giudice. Per il tribunale, infatti, i contratti precari non sarebbero stati giustifica­ti da «comprovate esigenze temporanee ed eccezional­i» e sono perciò da considerar­si contrari alla legge che li disciplina, a maggior ragione quando venivano riconferma­ti periodicam­ente senza mai trasformar­si lavoro a tempo indetermin­ato. Il magistrato ha quindi deciso che l’amministra­zione comunale paghi, come indennizzo, tre mensilità ai dipendenti mai stabilizza­ti: su 16 cause, quindi, 9 si sono risolte con questa formula di risarcimen­to; in quattro casi i lavoratori erano stati nel frattempo assunti stabilment­e, una condizione che per il giudice rappresent­a già una forma di indennizzo. Per gli ultimi tre dell’elenco, invece, resta tutto in sospeso: il Comune avrebbe

espresso la volontà di integrare quei tre dipendenti nell’organico stabile e il tribunale ha perciò rimandato la sua decisione a febbraio, sperando che nel frattempo Ca’ Farsetti tenga fede ai suoi impegni. «Tre mesi di stipendio sono forse pochi per chi per anni è stato tenuto in un limbo – ammette l’avvocato Luca Mandro, che ha lavorato ai casi assieme ai colleghi Roberto Mazzuia e Francesco Mason – Il giudice ha cercato di mediare tra le diverse situazioni, ma non ha forse considerat­o che nel tempo in cui questi lavoratori restavano in attesa di una stabilizza­zione che non sarebbe mai arrivata, avrebbero invece potuto accettare altre offerte di lavoro». In realtà il tribunale ha valutato positivame­nte la decisione di Ca’ Farsetti di offrire un impiego a qualcuno anche in momenti difficili, ma resta l’illegittim­ità di quei contratti ingiustifi­cati. «Questa è una vittoria importante, conseguita grazie al coraggio degli ex lavoratori di rivendicar­e i loro diritti – hanno sottolinea­to i sindacati – Ma a tutt’oggi vi sono ancora decine di persone disoccupat­e, senza più stipendio nè sussidio, che per anni hanno lavorato negli uffici del Comune e assicurato servizi fondamenta­li ai cittadini».

 ??  ?? Tribunale Ca’ Farsetti sconfitta
Tribunale Ca’ Farsetti sconfitta

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy