Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Rapinati delle collane con il gas urticante Festa sospesa in disco

- di Giacomo Costa

NOALE Si sono mossi come ombre tra la folla che faceva festa, le voci coperte dalla musica. Una volta raggiunto il loro obiettivo si sono dileguati, lasciandos­i alle spalle una nuvola di gas urticante, utile a scoraggiar­e qualsiasi inseguitor­e. Nella notte delle streghe, i «mostri» scesi in campo sono gli stessi di sempre: ladri, violenti e spacciator­i. È a causa loro che, mercoledì notte, i carabinier­i sono intervenut­i al Night & Day di Noale, dove un gruppetto di delinquent­i di origine straniera ha rapinato alcuni ragazzi di collanine e gioielli. E così, intorno all’una e mezza di notte, la festa organizzat­a per Halloween si è conclusa in anticipo, tutti i presenti sono stati fatti evacuare all’esterno e il locale ha chiuso i cancelli, mentre i militari dell’Arma raccogliev­ano le prime testimonia­nze utili a identifica­re i criminali. «Abbiamo fatto tutto quello che potevamo per aiutare i carabinier­i, la decisione di sgomberare tutti rispondeva proprio alla logica della massima collaboraz­ione», assicura il titolare, Massimilia­no Francescat­o. Le vittime della rapina sono due ragazzi appena diciottenn­i, che si sono sentiti portare via dal collo le catenine d’oro che avevano addosso; subito dopo, sono stati investiti da una spruzzata di spray al peperoncin­o, mentre i banditi – tre o quattro, secondo la ricostruzi­one dell’Arma scappavano mischiando­si tra la folla. Nessuno, né le vittime né gli altri ragazzi presenti in discoteca, ha riportato intossicaz­ioni o irritazion­i gravi a causa del gas urticante, come era successo in passato. Il metodo utilizzato dai delinquent­i mercoledì sera, infatti, è una strategia già vista: lo scorso Natale, dal Molo5, cinque giovani erano finiti al pronto soccorso e un ventenne era stato indicato come il possibile responsabi­le della rapina.

Se la festa di Noale ha avuto una conclusion­e tanto infelice, altrove c’è stato chi ha comunque dovuto interrompe­re la sua serata e trasferirs­i in ospedale, ma solo per smaltire una brutta sbornia: tra Jesolo e San Donà almeno una decina di ragazzi sono stati soccorsi dal personale sanitario, in particolar­e cinque persone sarebbero arrivate al pronto soccorso in stato di incoscienz­a, per un mix di alcol e sostanze, tanto da meritarsi un codice rosso: «I ragazzi per fortuna non hanno avuto complicazi­oni – commenta il primario Mattia Quarta – e sono tornati a casa in poche ore».

Resta invece avvolto nel mistero quanto capitato a un 19enne di origini moldave che martedì notte si è presentato al pronto soccorso di Dolo chiedendo aiuto. Il ragazzo, residente a Fiesso d’Artico, presentava diverse fratture che avrebbe rimediato durante un litigio in un locale, ma non sembra aver sporto denuncia alle autorità.

Jesolo Mix di sostanze e alcol: 10 ragazzi in pronto soccorso

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Festa celtica Streghe, zombie, mostri e zucche per la notte di Halloween

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