Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Linee -robot e prodotti «sartoriali» Alf vara il secondo stabilimento 4.0
TREVISO Alf vara già dopo solo un anno il secondo stabilimento robotizzato per la produzione in chiave 4.0. Il primo passo, nel sito di Cordignano, era stato compiuto un anno fa, con Lotto 1, la linea di produzione-robot installata dopo un investimento di 8 milioni di euro. Realizza componenti su misura per i mobili di design d’alta gamma per la linea Alf Da Frè, pescandoli da sola da un magazzino in cui sono raccolti 200 tipi differenti di semi-lavorati, diversi per spessore e dimensioni, per poi lavorarli totalmente in automatico, riducendo gli scarti, sulla base di istruzioni impartite da un computer.
Un esempio in grande stile di industria 4.0, i cui risultati sono stati positivi a tal punto, da far decidere al gruppo del mobile di Gaiarine, nel Trevigiano, guidato da Maria Cristina Piovesana, di affiancare al primo stabilimento da 3.500 metri quadrati un secondo da 3.300. Ospiterà un secondo step della linea di produzione computerizzata, con l’inserimento questo mese di un ulteriore macchinario robotizzato, che permetterà alla linea principale automatizzata di separare i pannelli forati dai non forati, rendendo ancor più rapida la produzione, che crescerà del 10%: dalla fabbrica usciranno 110 pezzi l’ora con personalizzazioni ancor più spinte.
Il tutto arriva a valle del progetto Lotto 1. Una macchina sorprendente non solo per dimensioni e capacità di lavoro, che può funzionare con la supervisione di appena quattro addetti per turno; ma anche perché lo stabilimento robotizzato è stato realizzato con un lavoro di studio di dieci mesi, che ha stravolto la tecnologia tedesca alla base del progetto, pensata per produrre pezzi standard in grandi quantità, facendola diventare una tecnologia 4.0 «sartoriale»,
capace di lavorare progetti su misura, secondo le tipiche esigenze di flessibilità delle imprese di casa nostra.
«Avevamo bisogno di una macchina che lavorasse pezzi differenti e sapesse riconoscere che cosa lavorare in base al progetto di destinazione sostiene Piovesana -. Ci siamo impegnati duramente per trasformare la standardizzazione in flessibilità, coniugando creatività italiana con precisione e tecnologia tedesca. Oggi possiamo offrire ai nostri clienti un’idea di arredo su misura, con tempi di realizzazione minori, pur mantenendo la qualità di un lavoro artigianale».
La decisa virata verso l’automazione ha imposto revisioni organizzative - ma senza effetti negativi sull’occupazione, aumentata anzi dai 291 addetti di un anno fa agli attuali 302 - e il coinvolgimento delle 290 aziende fornitrici in incontri di formazione. E anche in conseguenza ai maggiori ritmi della produzione automatizzata il gruppo - formato da Alf Uno che opera con i marchi Alf Italia e Alf Da Frè e Valdesign - prevede di chiudere il 2018 con un fatturato di 81 milioni di euro, in crescita rispetto ai 78 del 2017.
Piovesana Abbiamo adattato la tecnologia alle nostre necessità di flessibilità