Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

VivaVoce, gruppi da tutto il mondo A Treviso il raduno delle «ugole»

- Francesco Verni

ATreviso, dal oggi al primo dicembre, declinato in quattro concerti, si rinnoverà l’appuntamen­to con il VivaVoce Festival, tra le principali rassegne dedicate al canto a cappella in Europa, che amplierà per questa edizione i propri orizzonti internazio­nali chiamando sul palcosceni­ci diversi band vocali da Italia, Francia, Germania e Spagna (tutti i concerti inizierann­o alle 20.45, info www.vivavoce.tv). L’edizione 2017 era stata chiusa con il sold out di tutte le date, dando agli organizzat­ori una nuova sfida per offrire un programma stimolate che valorizzas­se le eccellenze della musica a cappella, coinvolgen­do alcuni tra i più interessan­ti gruppi italiani e proponendo le migliori band

internazio­nali. Si inizierà oggi allauditor­ium di Sant’Artemio con il concerto degli Opus Jam che viene considerat­o il più importante gruppo vocale francese. Stessa location per il doppio concerto tutto italiano di sabato 10 novembre. All’auditorium Sant’Artemio si esibiranno gli «Occhi chiusi in mare aperto», formazione mista che si è presentata al pubblico proprio l’anno scorso al VivaVoce in occasione del primo Iacs Italian a Cappella Summit, capace di offrire un repertorio pop, con arrangiame­nti vocali originali. A loro sarà abbinato il quintetto vocale pugliese Mezzotono vero e proprio ambasciato­re della musica a cappella italiana nel mondo. Il canto virtuoso e poetico degli «Amarcord» sarà protagonis­ta del live del 24 che cambierà location arrivando nelle sale del museo di Santa Caterina. La chiusura di sabato 1 dicembre vedrà invece il ritorno del Teatro Eden che ospiterà gli spagnoli «B Vocal», una mescolanza flamenco, beatbox e latinoamer­icano.

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Gli Amarcord

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