Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
San Marco, celebrazioni sospese per l’acqua alta
Al Tempio votivo del Lido niente cerimonia: il sacrario non è ancora agibile dopo i lavori
VENEZIA L’acqua alta ferma le celebrazioni del 4 Novembre in piazza San Marco. Questa mattina è prevista una marea di 105 centimetri e il Comando presidio Marina militare ha annullato la cerimonia, confermando sono l’alzabandiera delle 11.30 e l’ammaina bandiera delle 16.45 con il solo personale addetto ai pennoni.
La marea non da tregua per altri due giorni: domani sono previste due punte massime di allerta, alle 9 con 115 centimetri e alle 21.30 con 105.
Ieri i volontari di «Venice calls» hanno battuto calli, secche, canali, per ripulirli dei rifiuti in plastica rimasti in giro per l’alta marea eccezionale di lunedì. Sono stati raccolti 24 metri cubi tra plastica e lattine spiaggiati nella secca di Sant’Alvise, al Tronchetto, a Santa Giustina, e nel cimitero, che sono stati consegnati a Veritas.
Non c’entra l’acqua alta invece nelle mancate celebrazioni oggi al Tempio Votivo del Lido per il centenario della firma dell’armistizio della Grande Guerra e per la Giornata Nazionale delle Forze Armate. Ieri i volontari di Venice calls hanno raccolto 24 metri cubi di plastiche e rifiuti lasciati dall’alta marea Le porte del tempio non si sono ancora mai aperte per il pubblico dopo i restauri la cui conclusione è stata annunciata la scorsa estate. «Mancano delle rifiniture e il Comune non ha ancora chiuso il cantiere, la data di consegna dei lavori è stata spostata al 31 dicembre» spiega la Curia che è proprietaria dell’edificio datato 1930 e voluto dal cardinale Pietro La Fontaine. Nel sacrario riposano 4 mila salme di soldati morti nella I Guerra Mondiale tra cui le spoglie del comandante Nazario Sauro. Il restauro è stato finanziato per tre quarti dalla Regione nell’ambito del fondo per le celebrazioni del centenario della Grande Guerra (1,5 milioni di euro) e prevedeva la messa in sicurezza del Tempio, l’allestimento del Centro multimediale di studio e ricerca sulla Grande Guerra, la riapertura dei piani superiori, il restauro della scala monumentale, la realizzazione di un ascensore per favorirne l’accessibilità. Deve ancora essere terminato l’impianto elettrico che ha dato qualche problema. Non ha gradito la mancata apertura l’avvocato Mario D’Elia che ha scritto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando di «una ingiustificata e non scusabile offesa al sacrificio degli eroi della I Guerra Mondiale». Sarà organizzata oggi una commemorazione ai caduti per volontà di una delegazione di lidensi.