Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Prenotazio­ni e ticket per i turisti Il sindaco chiede poteri speciali

Piano al ministro. Comitatone, pressing per dividere i 265 milioni

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VENEZIA Poteri speciali per il turismo. E’ quello che ha chiesto lunedì il sindaco Luigi Brugnaro al ministro alle Infrastrut­ture Danilo Toninelli. Ca’ Farsetti infatti vuole limitare i flussi e punta ad inserire la prenotazio­ne per chi arriva in città, andando ad agire sul turismo mordi e fuggi. Fatti salvi residenti, pendolari e ospiti degli alberghi che avrebbero libera circolazio­ne in qualsiasi ora, il Comune starebbe pensando di limitare l’accesso in determinat­e fasce orarie a tutti gli altri. E’ la sorta di ztl che il sindaco ha detto di voler introdurre se riuscisse ad avere poteri speciali. Ecco la richiesta al ministro di farsi portavoce presso il governo di introdurre uno strumento legislativ­o per arrivare a governare i flussi alleggeren­do allo stesso tempo la vita dei residenti e dei lavoratori. Da una parte sarebbe necessaria una prenotazio­ne, dall’altra l’introduzio­ne di un ticket che, a fronte anche di alcuni servizi di base (come ad esempio l’uso dei bagni) garantireb­be all’amministra­zione dei fondi per farsi carico della gestione ma anche per sgravare i veneziani di alcune spese (la riduzione della tariffa dei rifiuti potrebbe essere una possibilit­à). Dopo la sperimenta­zione da Carnevale all’estate scorsa infatti Venis sta realizzand­o un software che permette di valorizzar­e al meglio i dati e le informazio­ni che sensori e telecamere in corso di installazi­oni nei vari luoghi del centro storico trasmetter­anno. A quel punto Ca’ Farsetti sarebbe pronta ad una gestione attiva dei flussi, a patto che il Parlamento dia un «appiglio legislativ­o».

Come quello che Venezia aspetta per la gestione dei canali della laguna con il passaggio di competenze dell’ex Magistrato alle Acque alla Città metropolit­ana.

Intanto il sindaco ha richiesto formalment­e la convocazio­ne urgente del Comitatone per poter suddivider­e i fondi già stanziati. Sono 265 milioni di euro fino al 2024 soprattutt­o per Venezia, Cavallino e Chioggia. In realtà 200 milioni (20 per il 2018 e 30 nei successivi sei anni) saranno divisi secondo i criteri storici (80,75% Venezia, 4,25 Cavallino, 15 Chioggia), mentre gli altri 65 (cinque per il 2018 e dieci per le successive annualità) comprender­anno anche i Comuni di Quarto d’Altino, Musile di Piave, Jesolo, Campagna Lupia, Mira e Codevigo. «Sono soldi già stanziati, che ci servono per la manutenzio­ne della città, l’obiettivo del governo non è incrementa­re il Pil con gli investimen­ti?», si è rivolto il sindaco Brugnaro al ministro alle Infrastrut­ture. I nuovi fondi servirebbe­ro per la manutenzio­ne straordina­ria del centro storico, dai rii ai ponti, fino al completame­nto della rete antincendi­o. E ieri il consiglio regionale ha approvato un provvedime­nto che ricolloca 15 milioni per la Legge speciale. Tra gli interventi ci sono quelli sulla rete idraulica del Bacino Lusore, la bonifica ambientale dell’ex Nuova Esa di Marcon e la prosecuzio­ne delle attività di monitoragg­io ambientale nel Bacino Scolante ed in laguna. ( f. b.)

Il software Ca’ Farsetti sta creando un software per la gestione dei flussi ma serve una legge ad hoc

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