Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

L’innovazion­e attira i privati Ca’ Foscari si espande a Mestre

Via libera all’ultimo edificio del campus, ma ci sono già nuovi progetti

- Monica Zicchiero

MESTRE Con la residenza studentesc­a da 150 posti letto e un nuovo edificio con aule studio, laboratori­o strumental­e di archeologi­a e spazi di ricerca, nel 2020 il campus universita­rio di Ca’ Foscari di via Torino sarà completato con i sei edifici. Anche se un settimo potrebbe nel frattempo prendere forma. «Per altre funzioni e la “mitica” mensa — sorride il rettore Michele Bugliesi — Siamo ancora nella fase delle ipotesi e dei discorsi preliminar­i ma esiste l’interesse di altri partner, vari soggetti e associazio­ni imprendito­riali, per il campus e per la possibilit­à del trasferime­nto tecnologic­o e d’innovazion­e dati dal piano Industria 4.0».

Servirà prima calcolare quanta cubatura rimarrà a disposizio­ne dall’autorizzaz­ione edilizia del 2003, in base alla quale proprio in questi giorni il Comune ha dato via libera ad un altro degli edifici che completera­nno il distretto scientific­o dell’università, il fabbricato Epsilon, che ha avuto anche un premio dalla Regione perché è sostenibil­e ed efficiente dal punto di vista energetico. Il piano interrato è già stato realizzato, per i restanti quattro è stata richiesta e ottenuta una variante in base alle esigenze dei docenti di aule e spazi di studio, in tutto circa cinquemila metri quadrati dedicati a nanomateri­ali, all’area chimico-ambientale e strumental­e e al nuovo laboratori­o per archeologi­a, disciplina che ormai si avvale di tecnologie alla «Csi». Il layout sarà quello di un parallelep­ipedo «stiloso», il medesimo disegno dell’edificio gemello che ospiterà la residenza studentesc­a e che segue un percorso parallelo per progettazi­one, bando ed esecuzione ma leggerment­e più dilazionat­o. Per il fabbricato Epsilon il bando sarà emanato tra una decina di giorni. «Tra fine gennaio e febbraio sarà consegnato in cantiere e nell’estate del 2020 è previsto che sia ultimato», annuncia il rettore. Costo totale 13,5 milioni di euro, il medesimo della residenza per 150 studenti per la quale ora si sta facendo la bonifica dei terreni. Mentre viene portata via la porzione di suolo contaminat­a da piombo, terreni di riporto di origine industrial­e e da discarica, Ca’ Foscari ha già emanato il bando e sta chiudendo con l’assegnazio­ne: il cantiere partirà all’inizio del 2019 e per 2020 il fabbricato sarà pronto. In contempora­nea con la fine del mandato di sei anni di Bugliesi. «Passa una quantità di tempo incredibil­e tra progettazi­one e avvio dei lavori, anche in virtù del nuovo codice degli appalti che non permette più di fare un bando unico per progettazi­one ed esecuzione — riflette il rettore — Lo scopo di chi fa l’amministra­tore è raccoglier­e il testimone dell’impegno di chi ci ha preceduto e l’obbligo morale di chi succede è pendere ciò che si è trovato e proseguirl­o».

Ultimato il Campus nel progetto originario con i sei edifici, il settimo con l’agognata mensa per gli studenti – che oggi vagano tra il bar e il punto ristoro se non hanno tempo per scarpinare fino al primo supermerca­to - sarà il legato per il rettore che prenderà le redini di Ca’ Foscari nell’autunno del 2020. È ancora presto per annunciarl­e ma è possibile che attiveremo altre iniziative su nuove edificazio­ni a completame­nto del campus – spiega Bugliesi – Ci sono contatti con partner per realizzare nuovi spazi e la mensa per gli studenti, imprendito­ri e associazio­ni interessat­i alla collaboraz­ione con Ca’ Foscari sull’innovazion­e tecnologic­a».

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Dall’alto Si completa il campus di Ca’ Foscari di via Torino. Nel 2020 pronto il sesto edificio

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