Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Cibo e aiuti sociali: nasce l’Emporio della solidarietà
MESTRE Tre ore al giorno, una volta a settimana, ma l’intenzione è quella di estendere il servizio non appena prenderà piede. Intanto, per riempire gli scaffali di merce, si è iniziato chiedendo l’aiuto dei cittadini, poi ci penseranno gli accordi per il recupero delle eccedenze alimentari. Ieri mattina, in via Santa Maria dei Battuti, la Casa dell’Ospitalità ha inaugurato il suo emporio solidale, un negozio a cui, ogni venerdì dalle 15 alle 18, le persone in difficoltà potranno rivolgersi per ottenere generi di prima necessità; per pagare non servono soldi, ma i punti dell’apposita tessera, oltre alle indicazioni dei servizi sociali comunali. E nel fine settimana un altro spazio simile aprirà a Mira, sempre in aiuto ai meno abbienti. «Stiamo cercando di andare oltre la sola accoglienza dei senza dimora, attivando servizi individuali per il reinserimento sociale e lavorativo. Qui lavoreremo con famiglie in temporaneo disagio, cercando di svolgere anche un ruolo preventivo - spiega la presidente della fondazione Casa dell’Ospitalità, Paola Bonetti – Nell’emporio arriveranno gli alimenti che saranno offerti da associazioni, esercizi commerciali, singoli cittadini. Chiediamo a tutti una mano, anche solo con una bottiglia d’olio o un pacco di pasta». Intanto è stata fondamentale la competenza dei lavoratori di Leroy Merlin, che hanno offerto scaffali e manodopera. «Vorremmo riuscire a intercettare quella fascia di persone in difficoltà sconosciuta ai servizi – dice l’assessore alle Politiche sociali, Simone Venturini - in cambio chiederemo loro di impegnarsi in un percorso di reinserimento sociale e recupero dell’autosufficienza economica». A Mira l’inaugurazione dell’emporio è domenica, negli spazi della parrocchia di San Marco Evangelista.