Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Solita Reyer: li cucina poi li batte

Anche Bonn cade di fronte alla solidità della squadra di De Raffaele. Ancora bene Tonut

- di Matteo Valente M. V.

Una vittoria pesante e di sostanza. La Reyer espugna la Telekom Dome di Bonn e riprende subito la marcia in Champions League alle spalle di Tenerife. Gara difficile per i lagunari contro un avversario non certo incontenib­ile, ma che con la serata super di Mayo ha sognato il colpaccio. Venezia dal canto suo si è gustata in Vidmar sempre più decisivo (nonostante un dente rotto) e un Daye sontuoso nella ripresa.

I primi venti minuti mostrano le due facce della Reyer di questo inizio di stagione: affascinan­te e letale in attacco per un quarto, in difficoltà nel secondo. Per i puristi del basket quello visto alla Telekom Dome non è stato certo un grande primo tempo, con le difese spazzate vie dalla forza degli attacchi delle due formazioni. E se Venezia può mettere in mostra tutta la forza del proprio arsenale offensivo, spinta da un Vidmar sempre più scintillan­te e in forma assieme a Tonut, dall’altra i tedeschi di Bonn si aggrappano a un Joshua Mayo da 18 punti nei primi venti minuti. L’americano è incontenib­ile per la difesa di una Reyer, che nel primo quarto riesce a camuffare i limiti difensivi con un attacco stellare: 34 punti, oltre il 70 per cento al tiro e tanto spettacolo.

Una volta però finito il magic moment la squadra di De Raffaele evidenzia le difficoltà difensive nel contenere i tedeschi che dominano sotto canestro, andando a prendere 8 rimbalzi offensivi sulla testa di Watt e soci, ma soprattutt­o sfruttando al meglio le 8 palle perse quasi tutte del secondo quarto. Così dal 20-34 della prima sirena, Bonn riesce a rimettersi in scia ai veneziani negli ultimi minuti del secondo quarto: sono due magie di Stone e Daye a evitare il sorpasso dei tedeschi che arrivano all’intervallo sul 47-49 con l’ennesimo gioiello della serata di Mayo.

La missione rimonta si concretizz­a a inizio del terzo quarto, ma la Reyer non si fa spaventare e nel momento più difficile si dimostra grande squadra: Vidmar perde un dente sotto i colpi dei tedeschi, La lotta a rimbalzo nell’area della Telekom Bonn e la squadra si compatta con i gregari a piazzare il break. È infatti con De Nicolao, Cerella e Biligha che la Reyer riesce a ritrovare 6 punti di vantaggio, 63-69 proprio a ridosso della penultima sirena. La fluidità offensiva delle due formazioni inizia a perdere colpi, anche perché le difese fanno la voce grossa, e la tensione si fa sentire: è qui che sale in cattedra il professor Austin Daye che si carica la squadra sulle spalle e praticamen­te da solo griffa il break che permette alla Reyer di presentars­i al rush finale della partita con due possessi di vantaggio.

La notte magica di Mayo finisce prima della sirena e Bonn non trova più soluzioni per far male a una Reyer che non molla più la presa sulla partita e da grande squadra gestisce il finale di gara, con un occhio anche alla differenza canestri che in Champions non guasta mai. Venezia suona la nona sinfonia, ed è sicurament­e uno spettacolo.

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Battaglia

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