Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
M9 «apre» la piazza a Corte Legrenzi Visita con i mediatori biglietto a 14 euro
MESTRE La trachite di piazza Ferretto e di via Poerio entra in M9 e «sale» fino all’ultimo piano dove saranno allestite le mostre temporanee. «E’ come se la città entrasse nel Museo del 900», dicono i progettisti Louisa Hutton e Matthias Sauerbruch. Da qualche mese ormai ogni settimana sono a Mestre per controllare da vicino finiture e dettagli, scadendo il conto alla rovescia che vedrà l’inaugurazione l’1 dicembre alla presenza del ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli e la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati. Gli operati lavorano in una corsa contro il tempo per completare gli allestimenti del museo e di quello che è stato definito il nuovo distretto della città. Per l’apertura ci sarà anche il passaggio tra Corte Legrenzi e la nuova piazza creata dagli edifici colorati ricoperti della piastrelle che ricordano i tredici colori del contesto urbano. «Dalla terrazza si può leggere Mestre come un libro in cui si vedono le trasformazioni avvenute nel ‘900», dicono i due architetti dello studio berlinese Sauerbruch Hutton. L’altro passaggio da Corte Legrenzi, attraverso i negozi, arriverà solo fra qualche mese, perché più complicato da realizzare, ma l’idea è di rendere M9 il centro di un nuovo percorso cittadino. I visitatori all’interno del museo sono liberi di scegliere il percorso («Ma penso che li aiuteremo nella loro visita», spiega il direttore Marco Biscione, anche con l’aiuto di mediatori culturali e tecnologici grazie alla collaborazione con Ca’ Foscari), al primo piano le sezioni riguardano la sfera privata, nel secondo quella pubblica. Sarà un’esperienza che si arricchirà di giochi (con un concorso a premi: biglietti o gadget) e della mostra temporanea che si svilupperà al terzo piano. La prima, dal 22 dicembre al 16 giugno, sarà intitolata «L’Italia dei fotografi, 24 storie d’autore) con oltre 230 immagini di formati diversi a colori e in bianco e nero che raccontano il Paese nel corso del ‘900.
L’obiettivo è di arrivare a 200-300 mila visitatori anche se non sarà facile. «Il museo è completamente innovativo e non ci permette di avere riferimenti — spiega Biscione — E’ vero che il tema è l’Italia, ma può risultare attraente anche per i turisti stranieri perché è un museo con cui può interagire chiunque. Il nostro sforzo sarà quello di parlare a pubblici diversi». Il biglietto di ingresso sarà di 14 euro (con riduzioni per minorenni, over 65, scolaresche, famiglie e gruppi) ma verranno studiati pacchetti anche per poter spalmare la visita in più occasioni. «Per vederlo pienamente tutto ci vorrebbero due giorni consecutivi, ma è impossibile, però vogliamo dare la possibilità ai visitatori, soprattutto del Veneto di poter tornare più volte», precisa il direttore di M9. Il pubblico di riferimento saranno i Millennials: «Il ‘900 non l’hanno nemmeno visto, ma proprio per questo glielo raccontiamo con gli strumenti di comunicazioni loro». (f. b.)
"Sauerbruch e Hutton Dalla terrazza si può leggere Mestre come un libro in cui si vedono le trasformazioni del ‘900