Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Pace tra Linetti e commissari: sprint per gli impianti

Mose, vertice in Provvedito­rato sui cantieri. L’obiettivo: alzare le paratoie dalla primavera

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VENEZIA Dal punto di vista operativo è stata tracciata una roadmap per finire gli impianti, che sono in questo momento la parte più delicata per poter arrivare ad alzare le paratoie del Mose a partire dalla primavera dell’anno prossimo in caso di acque alte eccezional­i, come ha dichiarato nei giorni scorsi il provvedito­re Roberto Linetti. Ma l’incontro di ieri mattina al Provvedito­rato tra Linetti e i due commissari del Consorzio Venezia Nuova Giuseppe Fiengo e Francesco Ossola, ha avuto soprattutt­o un valore simbolico, dopo i contrasti anche pubblici dei mesi scorsi, con il primo ad accusare i secondi dello stallo dei cantieri, e questi ultimi a cercare di ritagliars­i un ruolo non subordinat­o, sulla base del principio «anche noi siamo Stato». Tanto che di fatto si è trattato del primo «vertice» di quelli che, secondo l’ultimo atto aggiuntivo, si sarebbero dovuti tenere ogni due settimane e dopo che Linetti alla commission­e Ambiente della Camera un paio di mesi fa aveva detto di non vedere o sentire Ossola da febbraio.

I commissari hanno fatto il punto della situazione sugli impianti, spiegando a Linetti che i progetti da loro trovati prevedevan­o uno spezzettam­ento degli appalti che li ha costretti a un grande lavoro di sintesi. L’obiettivo di ieri è stato quello di superare questa disarticol­azione e creare una sorta di coordiname­nto tra le imprese che li stanno realizzand­o (tra cui colossi come Abb, Siram e Sirti), sulla base di un cronoprogr­amma che tenga conto delle esigenze dell’intero sistema. Tanto per fare un esempio, la parte più urgente è quella della climatizza­zione delle gallerie – la cui assenza ha creato danni importanti a causa dell’umidità, sia agli steli delle cerniere che alle stesse pareti, che hanno avuto delle fessurazio­ni – mentre la parte antincendi­o è meno prioritari­a in questa ● Il Provvedito­rato alle opere pubbliche è il committent­e del Mose per conto del governo

● Il Consorzio Venezia Nuova è un soggetto privato, concession­ario unico. E’ commissari­ato dal dicembre del 2014 fase.

Così facendo per marzoapril­e si potrebbe essere già in grado di chiudere completame­nte una delle tre bocche di porto. Se si è arrivati a questo ritardo degli impianti, si sono difesi i commissari, è stato perché Comar, che è la società che gestiva le gare pubbliche, ha privilegia­to quelle sulle paratoie e quei lavori più remunerati­vi: ma ormai il passato è passato. Per il futuro, e su questo le intenzioni sono state comuni, serve uno sprint che consenta di mettere giù le ultime paratoie (ne mancano 14 a Lido Sud) e farle funzionare. (a. zo.)

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