Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Brugnaro al Tar contro i 7 minuti «Park costoso»
VENEZIA «Nessun contenzioso, ma il ricorso contro l’ordinanza Enac era dovuto, altrimenti rischiavamo una denuncia per omissione d’atti d’ufficio continuando a non registrare le sanzioni. Ma essere costretti a fare le multe prima di individuare un’area dove permettere a tutti di parcheggiare e aspettare, anche no». Che la zona a traffico controllato dell’aeroporto Marco Polo non piaccia all’amministrazione comunale è chiaro ormai da un mese, da quando cioè è scattato il limite di permanenza di sette minuti per le auto private all’interno dello scalo, un limite su cui dovrebbero vigilare proprio gli agenti della polizia locale veneziana. Ma, come ha ribadito ieri il sindaco Luigi Brugnaro, Ca’ Farsetti non ha firmato alcuna convenzione e, anzi, ha impugnato l’ordinanza Enac, anche se senza la reale intenzione di finire in aula.
«Pensiamo sia opportuno prendersi del tempo per ragionare ed elaborare un accordo che comprenda tutti i problemi dell’aeroporto», spiega. Il primo cittadino, insomma, crede nell’aeroporto, ma pretende che il Comune possa avere voce in capitolo: «Save è in procinto di presentare una nuova variante per lo scalo, e sono sicuro che la sposeremo - prosegue Brugnaro - Ma bisogna che ci sia un accordo generale su strade e aree. Il Comune deve poter dire la sua, credo ne abbia il titolo». Per Brugnaro la prima cosa su cui riflettere è proprio la tariffa della sosta: «Per noi, lo scatto immediato a 6,50 euro dopo i primi dieci minuti è troppo gravoso, bisogna ripensarci».
I residenti chiedono intanto di ridurre il sovrapprezzo sul biglietto Actv, per cui basterebbe una delibera di giunta: «Lo sbaglio che spesso si fa è di risolvere le cose un pezzo alla volta – insiste Brugnaro Dobbiamo riuscire ad avanzare proposte che riguardino tutte le problematiche dello scalo. Il prezzo del biglietto non riguarda solo Actv, ma l’accessibilità di tutto l’aeroporto e non devono restare temi aperti: ad esempio sarà importante capire dove arriverà il treno e quale sarà la nuova viabilità». (gi. co.)