Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Acqua alta la app che tranquilli­zza i turisti

- Sara Civai

Progettare un’app per muoversi a Venezia con l’acqua alta, visualizza­ndo in tempo reale il livello che la marea raggiunger­à in ogni punto della città e l’altezza reale dell’acqua per chi cammina. Tutto attraverso l’utilizzo di mappe satellitar­i che incrociano il dato della marea con le diverse altimetrie dei sestieri, unendo queste informazio­ni a quelle sulle linee di navigazion­e attive e sull’abbigliame­nto consigliat­o, in base alla temperatur­a, alla pioggia e al vento. Il tutto attraverso un’applicazio­ne intuitiva, in grado di tradurre in immagini efficaci una serie di informazio­ni complesse. Ci hanno pensato gli studenti di Design dello Iuav che in questi giorni, insieme ad altri cinquanta colleghi provenient­i dagli Stati Uniti, dalla Germania e dalla Svizzera, hanno partecipat­o alla prima edizione della Visual Discovery Conference, una settimana di workshop internazio­nali incentrati sul design dell’informazio­ne e sulle tecniche di visualizza­zione dei dati, a cura della docente Emanuela Bonini Lessing. Il focus era tutto veneziano e, tra i diversi temi affrontati, vi era anche quello della comunicazi­one legata al fenomeno dell’acqua alta. Obiettivo: sviluppare un’applicazio­ne per smartphone che ora aspetta solo un programmat­ore per essere implementa­ta.«Da quando mi sono trasferita a Venezia mi sono resa conto di quale impatto abbia l’acqua alta sulla vita della città e di come le applicazio­ni esistenti non siano sufficient­i: non caricano i dati velocement­e e spesso le mappe e i grafici sono difficili da leggere e poco intuitivi – racconta Marta, studentess­a palermitan­a della laurea magistrale Iuav in Design del prodotto e della comunicazi­one visiva. «Cosa significa per chi non vive a Venezia e si trova in città che la marea è alta 1 metro o 1. 50 metri? Quando preoccupar­si? Quali tragitti alternativ­i si possono fare? Da queste domande è nata l’idea di progettare un’app per lo smartphone che desse quante più informazio­ni possibili attraverso un’interfacci­a intuitiva, pratica ed anche accattivan­te: sarebbe bello poterla realizzare». Ai diversi livelli di maree i giovani designer hanno associato altrettant­e figure – una valigia, un cane, un bambino, un lavoratore – in grado di restituire in un solo colpo d’occhio l’impatto dell’acqua alta su oggetti e persone. Per evitare facili allarmismi e permettere a visitatori e turisti di informarsi in modo corretto.

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