Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Sconcerto», Elio sale sul palco con la Opv

Il cantante delle Storie Tese accompagna­to dall’Orchestra di Padova e del Veneto Sei repliche da oggi, un lungo monologo «felliniano» tra caos e provocazio­ne

- Francesco Verni

Quasi-opera, quasi-performanc­e, quasi-teatro. Si fa prima a dire che cosa non è lo spettacolo «Sconcerto. Teatro di musica per attore e orchestra» che si potrà ascoltare e vedere da oggi a domenica al teatro Verdi di Padova (info www.teatrostab­ileveneto.it). Una rappresent­azione che romperà il canone della scena che deve la sua esuberante originalit­à ai protagonis­ti Elio (ex Elio e le storie tese), Mangoni, fedele artista a sé degli Elii, e l’Orchestra di Padova e del Veneto. «Sconcerto» è infatti il frutto dell’incrocio di tre differenti sensibilit­à e competenze artistiche, quella di Elio, dello scrittore e poeta Franco Marcoaldi e del compositor­e Giorgio Battistell­i.

Dopo una prima versione del 2010 (che al posto di Elio vedeva l’attore Toni Servillo), «Sconcerto» ritornerà in scena con la nuova produzione del Teatro Stabile del Veneto e dell’Orchestra di Padova e del Veneto declinando­si in sei repliche fissate per oggi, domani, venerdì e sabato alle 20.45, giovedì alle 20 e, infine, domenica alle 16. Il concerto di oggi sarà anticipato dalla prova generale riservata alle scuole alle 10.30 e dall’introduzio­ne all’ascolto nel ridotto del Verdi alle ore 19.45. Venerdì, alle 18, si terrà poi il tradiziona­le incontro con gli artisti organizzat­o dal teatro Stabile del Veneto nel foyer del teatro.Lo spettacolo si presenterà come una sorta di «Prova d’orchestra» felliniana al contrario, in cui non sono i musicisti a ribellarsi, ma è Elio nei panni di direttore d’orchestra a entrare in confusione perdendo Elio si esibirà assieme all’Orchestra di Padova e del Veneto ogni capacità di dirigere affermando di avere «troppo mondo nella testa».

Il tentativo di mettere ordine nei propri pensieri prende così la forma di un lungo monologo continuame­nte bagnato dal suono degli stru-

menti. E così il disordine viene a occupare la scena. Ad accompagna­re Elio in questa nuova avventura, sarà il sodale Luca Mangoni, per tanti anni parte attiva e coreografi­ca dei concerti della band. Proprio lui sarà presenza fissa sul palcosceni­co mescolando­si con i musicisti dell’Orchestra di Padova e del Veneto diretti dal Marco Angius.

Autore della musica è Giorgio Battistell­i, compositor­e contempora­neo tra i più affermati del panorama internazio­nale che il pubblico padovano ha già avuto modo di conoscere nel con le «Lezioni di Suono 2018» dell’Opv. La regia dello spettacolo sarà curata da Daniele de Plano, regista a proprio agio tanto con l’opera quanto con il teatro di prosa, con il cinema e con la television­e tanto che per la Rai ha curato diverse apparizion­i televisive dell’Opv come le «Lezioni di Suono» e «Inori» di Stockhause­n (Biennale di Venezia 2017).

Lo spettacolo fatto di parole e molta musica giocherà sul ribaltamen­to della convenzion­e del «concerto» come rito collettivo, diventando anche una porta d’accesso alle crepe della contempora­neità nell’indagine del disorienta­mento morale, ideologico, politico ed esistenzia­le d’oggi. D’altra parte, però, «Sconcerto» non sarà una semplice presa d’atto rassegnata: la voce si farà strumento musicale e spetterà proprio ad Elio prestare la sua al testo di Marcoaldi.

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Ironico

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