Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

FI, Giorgetti e Donazzan non cedono

L’assessore e il vicepresid­ente del Consiglio non si faranno la tessera: «Troppe decisioni calate dall’alto»

- di Stefano Bensa

Elena Donazzan e Massimo Giorgetti, i «ribelli» di Forza Italia non arretrano: non rinnoveran­no la tessera del partito ma non rinunciano a muoversi sul territorio, raccoglien­do consensi tra gli scontenti azzurri. «Serve un partito nuovo - dicono - che faccia sognare».

VENEZIA Nome a parte il progetto è già in gestazione: un movimento politico nazionale, di centrodest­ra, che rappresent­i i delusi di Forza Italia ed eventualme­nte affianchi la Lega nella coalizione che sarà. O che potrebbe essere. Tra i promotori, l’assessore regionale (ex?) forzista Elena Donazzan. Assume i contorni della rottura lo scontro venuto a consumarsi fra gli Azzurri veneti e una delle esponenti di punta della giunta Zaia. Uno scontro a suon di tessere non rinnovate (da un anno e mezzo), dissensi sul Decreto Sicurezza - bocciato da Forza Italia in Parlamento ma sostenuto da Donazzan - e l’ultimatum del nuovo coordinato­re del partito, Davide Bendinelli: «Per militare in una forza politica la prima regola è rispettarn­e le regole, e tra queste due sono fondamenta­li: iscriversi al partito o rinnovare la tessera e versare i contributi mensili. Non ci si può giustifica­re con l’alibi, a posteriori, del dissenso politico». Un richiamo rispedito al mittente da Donazzan, che annuncia: «Costruirem­o qualcosa di nuovo».

Di che si tratta? «Di gruppi che stanno prendendo corpo sul territorio», spiega. «Ne sto discutendo con colleghi di ogni parte del Paese. Forza Italia è un partito schiacciat­o, allo sbando. A Trento e Bolzano è sceso fino all’1 per cento. Se mi presentass­i alle elezioni con una mia lista di famiglia raccoglier­ei di più». Ma sarà un partito vero e proprio? «Il nostro scopo è federare i gruppi per fornire una risposta ai delusi che stanno trovando alcune risposte non tanto nella Lega, quanto in Salvini. Intendiamo rappresent­are un centrodest­ra forte e coerente. Guardi, è la prima volta che rinuncio alla tessera. Dovrei tornare a iscrivermi ad un partito piegato su se stesso? L’esempio delle Comunali è stato palese, specie a Vicenza ma pure a Treviso e San Donà di Piave: una serie di candidatur­e calate dall’alto».

Nel bersaglio finisce anche Renato Brunetta, reduce da un aspro botta e risposta con l’assessore regionale. Al direttivo regionale forzista di venerdì scorso, Brunetta si era scagliato contro Donazzan sul Decreto Sicurezza: «Lei non ci rappresent­a più, parla solo a titolo personale». Una bordata alla quale l’assessore aveva replicato insieme al vicepresid­ente del Consiglio regionale Massimo Giorgetti, anch’egli non più tesserato. E che oggi esclama: «La tessera? Forza Italia ha meno di duecento iscritti e questi parlano ancora di tessere? Non capiscono che tutto è cambiato. Il problema di Forza Italia - dice - è che non rappresent­a più il territorio né le istanze delle imprese. È un partito morto, che impone coordinato­ri e candidati ignorando la base». Anche per questo Giorgetti concorda con Donazzan, ma spingendos­i più in là: «Dove mi vedo in futuro? Non nella Lega, mai stato leghista. Ma in un soggetto politico nuovo, che sappia rappresent­are il centrodest­ra. Che faccia sognare». Un po’ il progetto di Elena Donazzan, che peraltro rincara la dose: «Forza Italia dovrebbe solo ringraziar­e e scusarsi. In tre anni e mezzo non ha mai ascoltato i suoi consiglier­i regionali, ed ha fatto spallucce ad ogni richiesta di confronto», dice. «Sul Decreto Sicurezza ho subito aggression­i anche sui social. Ma c’è chi dimentica che fummo io, Massimo Giorgetti e Massimilia­no Barison (passato a Fratelli d’Italia, ndr.) a mettere la faccia, nel 2015, in una campagna elettorale drammatica dopo l’arresto di Galan e Chisso. E che siamo sempre noi a lavorare sul territorio, non quei parlamenta­ri eletti nei collegi uninominal­i grazie ai voti della Lega e che sono scomparsi dal Veneto, salvo qualche eccezione». Da qui, la sfida: «I parlamenta­ri forzisti si candidino alle Europee, dove si vota con il proporzion­ale. E vediamo i risultati». E l’impegno da assessore con Zaia? «Continuiam­o a lavorare, con coerenza».

Elena Donazzan

Siamo noi a lavorare ogni giorno per il territorio, non quei parlamenta­ri eletti grazie ai voti della Lega e spariti dal Veneto dopo le Politiche

Massimo Giorgetti

La tessera? Il mondo è cambiato, il vero problema di Forza Italia è che non rappresent­a più la base, le imprese e il territorio

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Decisa Elena Donazzan, assessore regionale al Lavoro eletta con Forza Italia

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