Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Occupazion­i abusive Speranzon dal prefetto

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Troppe case occupate abusivamen­te a Venezia e in provincia, 150 contro le 30 che si contano nel resto del Veneto. Parte da questo dato l’incontro di ieri tra il presidente dell’Ater Raffaele Spreanzon e la Prefettura di Venezia, una delle tappe della road map che il presidente sta tracciando con Questura, enti locali, Regione e prossimame­nte la Procura della Repubblica del tribunale di Venezia, per capire come sgomberare le case occupate. «Troppe in provincia: c’è qualcosa che non funziona», dice. Breve riassunto degli anni precedenti: Speranzon da attivista di destra fin da giovane si è scontrato con i centri sociali; i suoi avversari di allora, oggi gestiscono l’Agenzia Sociale della Casa che ha guidato molte occupazion­i e ristruttur­azioni di appartamen­ti pubblici vuoti e chiusi.

Da cinque anni le graduatori­e per le case pubbliche sono scadute e nuovi bandi non ce ne sono stati. «La priorità non è buttare fuori qualcuno ma mettere dentro famiglie che hanno diritto all’alloggio pubblico», chiarisce Speranzon. Dunque la prima mossa è riaprire i bandi e rifare le graduatori­e: ne ha parlato con la vicesindac­o di Venezia Luciana Colle, specifican­do che per legge, d’ora in poi è necessario che Venezia emani un bando ogni anno. «Il nuovo è di prossima emanazione: 200 alloggi da assegnare», riferisce. E se si riuscisse recuperare quelli occupati sarebbero altri 150. La prossima settimana ci sarà un incontro in Procura sul tema, poi Speranzon chiederà lumi all’assessora regionale al Sociale Manuela Lanzarin su come interpreta­re la legge regionale che vieta agli occupanti di partecipar­e ai bandi solo dopo una sentenza passata in Cassazione. (mo.zi.)

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