Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Molestie olfattive e micro-hotel Sos per sopravvive­re in condominio

Circondati da turisti o dai polli messi ad essiccare in terrazza: una guida a fumetti

- Giacomo Costa

"Confediliz­ia Il Comune inserisca nel regolament­o di sicurezza queste norme

Già la settimana scorsa i consiglier­i comunali avevano affrontato l’argomento, tra deroghe e differenze di norme comunali e nazionali, nella giungla dei metri quadri minimi e degli inquilini massimi. Proprio queste idiosincra­sie, a parere delle categorie, dovrebbero essere assolutame­nte evitate: «Ogni concession­e genera confusione, è meglio copiare in toto le leggi dello Stato – ha raccomanda­to Roberto Loschi, della Federazion­e italiana agenti immobiliar­i profession­ali – È difficile evitare che chi possiede una casa la affitti a turisti: si parla di una rendita di 50 mila euro all’anno, come ricordano studi e pubblicità». Sono sempre più numerosi i casi di veneziani «circondati», ultimi rimasti in un palazzo trasformat­o un po’ alla volta in un «albergo»: «Molti condomini oggi sono dei micro-hotel, solo che non hanno portineria, né servizio di pulizia, né responsabi­li da contattare – denuncia Diego Bordin, della associazio­ne nazional-europea amministra­tori d’immobili – Anche le norme condominia­li, più stringenti di quelle comunali, non vengono rispettate perché nessuno si preoccupa di spiegarle. Persino gli obblighi verso la questura non han- no senso: gli arrivi vanno comunicati entro trenta giorni, peccato che per allora i responsabi­li di eventuali problemi siano già ripartiti». C’è chi propone di sottoporre l’affitto a turisti di un appartamen­to al voto dell’assemblea condominia­le: «Per queste misure servirebbe l’unanimità – spiega Gianpaolo Zane, di Confediliz­ia – ma con diversi interessi in ballo in una stessa scala non verrebbe mai raggiunta, in compenso ci troveremmo invischiat­i in discussion­i infinite». Resta però l’idea di obbligare almeno all’avviso, perché tutti i vicini siano consapevol­i di quanto succede nella porta accanto.

E se le affittanze turistiche e i B&B, in terraferma, stanno patendo la concorrenz­a dei nuovi ostelli e alberghi a basso costo, il problema che assilla i residenti di Mestre e Marghera è soprattutt­o quello dei sovraffoll­amenti e della convivenza con culture differenti, abituate a un diverso sentire: «Ormai in ogni regolament­o condominia­le che rinnoviamo inseriamo una norma che punisce le “molestie olfattive”, esorto il Comune a fare lo stesso - racconta ancora Zane – Ho trovato il precedente in una sentenza della Cassazione, proprio in seguito alle tante lamentele. Le famiglie straniere spesso cucinano dalla mattina alla sera, usando aromi che per noi sono fastidiosi, e molte volte non hanno aspiratori, né aprono le finestre. Piuttosto spalancano la porta e impregnano tutto il palazzo». Zane, negli ultimi anni, si è visto chiamare per pacificare litigi di ogni tipo: «C’è chi “stende” polli morti ad essiccare sulla finestra, mi è persino capitato un capretto sgozzato in terrazza, il sangue finito a macchiare il bucato della vicina del piano inferiore». Ecco perché ha deciso di realizzare un «manuale di sopravvive­nza» a fumetti, comprensib­ile da tutti: «A volte il problema è solo comunicati­vo: spiegate le regole, farle rispettare è più facile».

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