Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Marilyn e Grace Kelly addio a Nardi, l’uomo che realizzava i gioielli amati dalle grandi dive

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VENEZIA Con i suoi gioielli ha incornicia­to volti del calibro di Grace Kelly, LIz Taylor, la principess­a Paola di Liegi. Ha portato avanti la tradizione orafa di famiglia raccolta dal padre Giulio Nardi , per tramandarl­a al figlio Alberto. È mancato all’età di 87 anni Sergio Nardi, una vita trascorsa nella sua gioielleri­a sotto le Procuratie Nuove, aperta negli anni Venti dal padre Giulio che da Firenze scelse di spostarsi a Venezia.

Giulio aveva iniziato lavorando argento e pietre preziose ma poi aveva abbracciat­o la passione per l’oreficeria, arte già diffusissi­ma in città. Disegnava gioielli e li realizzava nel laboratori­o dietro la piazza, laboratori­o ancora attivo. Così l’azienda si è pian piano espansa ed è diventata famosa in tutto il mondo grazie ai gioielli affidati ad artigiani raffinati che per realizzare i preziosi si ispiravano a tecniche veneziane del XVIII secolo. La laguna e le sue luci diventano fonte di ispirazion­e per disegnare i preziosi. Tra i pezzi più famosi si ricorda il Moretto con turbante ingemmato, realizzato nel 1931, l’anno di nascita di Sergio.

Fu con lui al timone dell’attività di famiglia, nel secondo Dopoguerra che la fama della gioielleri­a Nardi nel mondo dell’alta oreficeria diventa mondiale. Sono gli anni del grande cinema internazio­nale che portano nel negozio di piazza San Marco personaggi di primo piano: basta sfogliare il libro delle dediche per scorgere firme del calibro di Marilyn Monroe a Barbara Hutton Dita von Tees, di Ingrid Bergam, Elena di Spagna,

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